Un traguardo importantissimo, un sogno inseguito con tanta costanza e determinazione finalmente divenuto realtà: l’arte del pizzaiolo è stata riconosciuta...
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Tra l’odore dell’impasto appena cotto e il suono dei mandolini, la piazza si è trasformata nel cuore pulsante della napoletanità più verace e autentica. L’evento è stato organizzato da Mulino Caputo, storica azienda legata al territorio campano dal 1924, sostenitrice da sempre del progetto e vicina a tutte le associazioni di categoria.
Promotore del Napoli Pizza Village, una realtà napoletana ormai consolidata e imprescindibile, il Mulino Caputo è protagonista indiscusso della diffusione della pizza in tutto il mondo. Con scuole di pizzeria anche negli Stati Uniti e nel Sud-Est asiatico, promuove nel mondo la cultura e l’arte della pizza. Un’arte che si tramanda di padre in figlio, di generazione in generazione, e che ha alla base prodotti semplici e naturali: farina, pomodoro, mozzarella e basilico.
Il riconoscimento da parte dell’Unesco giunge tre anni dopo la petizione promossa da Alfonso Pecoraro Scanio, presidente della fondazione UniVerde, che è riuscito a raccogliere due milioni di firme da cento paesi. In seguito a questo grande successo, il politico dichiara con orgoglio che l’arte del pizzaiolo entrerà a far parte della formazione degli istituti alberghieri e verranno utilizzati prodotti rigorosamente made in Italy.
Presente per coronare questo traguardo anche il sindaco Luigi de Magistris che ha accolto con gioia questa grande vittoria per la città di Napoli di cui si parla sempre più in tutto il mondo grazie alla tradizione profonda, alla fantasia e alla creatività dei pizzaioli. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino