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La Palma ricoperta di cenere, voli sospesi e 33mila persone in isolamento per i gas tossici, potenzialmente letali anche se l'isolamento è stato poi revocato per miglioramento della qualità dell'aria. Così il paradiso delle Canarie ha cambiato volto dopo mesi di eruzione del vulcano di Cumbre Vieja.
Le autorità: state a casa
Trentatremila persone erano state inizialmente poste in isolamento sull'isola di La Palma: praticamente il 38% della popolazione totale dell'isola, secondo i dati dell'Istituto nazionale di statistica spagnolo. La decisione è stata presa dal governo dell'isola e riguarda i comuni di Los Llanos de Aridane, El Paso e Tazacorte. In seguito le autorità hanno ritirato la richiesta dopo che la qualità dell'aria è migliorata, ma la situazione resta sotto stretta osservazione. Agli abitanti era stato chiesto di «chiudere porte, finestre e persiane per impedire all'aria di entrare», applicando anche «nastro adesivo alle giunture di porte e finestre».
È stato inoltre chiesto «spegnere aria condizionata e riscaldamento» perché «la qualità dell'aria è estremamente sfavorevole per la presenza di anidride solforosa», ha detto il governo regionale in una nota.
Voli sospesi in mattinata
La presenza di cenere vulcanica a La Palma ( Canarie), dove è in corso un'eruzione, ha portato alla sospensione dei voli in partenza o in arrivo previsti in mattinata sull'isola. Lo si apprende dal sito di Aena, la società che gestisce gli aeroporti spagnoli. Sui propri social, la compagnia aerea Binter ha reso noto che i voli che opera sono sospesi almeno fino alle ore 13 di oggi. Questo tipo di problema per i trasporti aerei da e verso La Palma si è ripetuto più volte da quando il vulcano di Cumbre Vieja è entrato in eruzione lo scorso 19 settembre.
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Il Mattino