È diventata già un mito per alcuni abitanti delle Pelagie, Carola Rackete, la capitana tedesca della nave Sea Watch, che decidendo di forzare il blocco ed entrare...
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La capitana si è tirata addosso l'ira del ministro Salvini: «Chi se ne frega delle regole ne risponde, lo dico anche a quella sbruffoncella della comandante della Sea Watch che fa politica sulla pelle degli immigrati pagata non si sa da chi». E ancora: «Cosa aspetta qualcuno ad emettere un ordine di arresto?». I tanti radunati nel molo in attesa dell'ingresso della nave, battente bandiera olandese, sono curiosi di capire quali saranno i provvedimenti che saranno presi dalle forze dell'ordine che per tutto il pomeriggio hanno presidiato la banchina dove attraccano le navi di linea che giornalmente collegano Lampedusa e Linosa con il resto della Sicilia.
E' anche l'unico molo dove una nave grande come la Sea Watch può essere ormeggiata e dove quasi sicuramente non potrà restare per molto dal momento che già domattina il punto di approdo dovrà essere libero, per consentire alla nave di linea l'entrata in porto. Ma se da una parte c'è la determinazione di una donna che di mestiere fa la capitana di una nave che sta sfidando il governo italiano, dall'altra c'è Salvini che sta cercando in tutti i modi di fermarla. A fianco di Carola, una laurea sugli albatros e anche un'esperienza su una rompighiaccio al Polo Nord, si schierano in molti, su Twitter: ecco l'hashtag #IoStoConCarola. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino