Mentre New York è alle prese con uno dei maggiori focolai di morbillo degli ultimi decenni, saltano fuori risvolti inquietanti su come l'epidemia partita da...
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Martedì scorso New York ha dichiarato l'emergenza sanitaria dopo 285 casi di morbillo acclarati nella sola zona di Brooklyn. La presenza di no-vax è massiccia e sono molti i bambini non vaccinati contro il morbillo. Vi sono comunità che portano avanti insistenti campagne anti-vaccini. La storia delle "feste del morbillo" è stata rivelata dalle autorità che hanno messo in guardia dai seri rischi che queste assurde riunioni di no-vax con i loro figlioletti portano con se.
Il sindaco Bill de Blasio ha scelto la linea dura, per il timore che l'epidemia, partita da Brooklyn, possa diffondersi al resto della metropoli. L'ordine è di vaccinarsi immediatamente nelle quattro aree più a rischio, pena multe fino a 1.000 dollari e persino la chiusura di scuole e asili nido. Tutto quersto, però, non sembra scoraggiare i genitori antivaccinisti.
Quella delle feste per contrarre i virus non è una novità. Come ha ricordato il commissario della Sanità di New York, Oxiris Barbot, «in passato si organizzavano feste per esporre i propri figli alla varicella. Ora, però, viaviamo in un mondo diverso e questo tipo di usanze può avere gravi conseguenze».
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Il Mattino