Si è spento circondato dalla famiglia, nella sua casa di Los Angeles. L’attore Peter Fonda aveva 79 anni. A stroncarlo è stata una crisi respiratoria. Da tempo...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
LEGGI ANCHE Easy Rider, 50 anni fa la fine del sogno americano: sarà a Cannes restaurato
La famiglia ha rilasciato una dichiarazione in cui si invita il pubblico “ad alzare il calice in memoria di Peter e della libertà”. Politicamente Peter era stato infatti molto attivo, pronto ad attaccare sia a sinistra che a destra nel nome dei diritti dei cittadini: aveva avuto una forte controversia con Barack Obama ai tempi dell’incidente della piattaforma petrolifera “Deep Water Horizon” nel Golfo del Messico, ed era arrivato a definire il presidente un “traditore”. Ed ha avuto l’anno scorso uno scontro con Donald Trump per il trattamento dei profughi in cerca di asilo. In quell’occasione era giunto a prendersela con la first lady Melania Trump, suggerendo che suo figlio Barron avrebbe dovuto essere chiuso in una cella, come i bambini degli immigrati. Se ne pentì subito e chiese immediatamente scusa, ma il suo tweet fece scalpore e gettò un’ombra sui suoi ultimi lavori.
Nonostante questi pubblici scoppi d’ira, Peter Fonda era comunque noto per essere un uomo mite, e difatti la famiglia ha cercato proprio di ricordarne questo aspetto: “E’ con profondo dolore he condividiamo la notizia che Peter Fonda si è spento” hanno annunciato i familiari ieri sera. L’attore è spirato nella sua casa di Los Angeles, alle undici del mattino ora locale, le venti di ieri sera in Italia. Secondo il comunicato, tutta la famiglia era al suo fianco: “In uno dei momenti più tristi delle nostre vite – continua il testo – non siamo in grado di trovare le parole appropriate per esprimere il dolore che proviamo nei nostri cuori. Mentre piangiamo, vi chiediamo di rispettare la nostra privacy”. In un appello a tutti, il comunicato conclude: ”Mentre soffriamo per la perdita di quest’uomo dolce e gentile, vi chiediamo di celebrare il suo carattere indomito e il suo amore per la vita: alzate un calice in memoria di Peter e in onore della libertà”.
Nella memoria di chi ha vissuto in diretta i suoi successi, l’immagine di Fonda è scolpita nell’interpretazione del personaggio di Wyatt in Easy Rider. Il giovane hippie irrequieto e avventuroso che attraversa il paesaggio del sud degli Stati Uniti, da New Orleans al deserto dell’Arizona, per incontrare il fato che gli sottrarrà l’amico Billy (Dennis Hopper). L’oscar come attore protagonista gli fu invece assegnato per L’oro di Ulisse, diretto da Peter Nunez nel 1997. L’ultimo premio lo aveva ricevuto dal Golden Globe nel 1999 per il film televisivo La passione di Ayn Rand, nel quale aveva impersonato il marito della scrittrice e filosofa degli inizi del ‘900. La sua carriera era iniziata a Broadway nei primi anni ’60, dove fu notato da Robert Rossen, che lo scritturò per il suo ultimo film Lilith del 1964, accanto a Warren Beatty, Jaen Seberg e Gene Hackman.
La sua appartenenza alla cultura hippie andava ben oltre l'immagine di celluloide.
Leggi l'articolo completo su
Il Mattino