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«La Russia sta usando armi vietate per attaccare in Ucraina». Kiev ha denunciato l'offensiva senza pietà di Putin, che starebbe colpendo con bombe a grappolo e bombe a vuoto, le ormai famose termobariche. Da Mosca hanno respinto le accuse, ma diversi video e foto dell'attacco a Kharkiv confermano quanto affermato dal governo di Zelensky.
Steve Goose, direttore delle armi dell'associazione benefica Human Rights Watch, ha definito l'attacco «insensibile» e ha invitato la Russia a smettere di usare armi «che uccidono e mutilano indiscriminatamente». E oggi il primo ministro britannico Boris Johnson ha avvisato Putin che rischia un processo per crimini di guerra, per gli attacchi contro i civili.
Cosa sono le bombe a grappolo?
Le bombe a grappolo, o cluster bombs, sono vietate dagli accordi internazionali, non sottoscritti però dalla Russia e dall'Ucraina stessa, oltre che dagli Stati Uniti. Vengono sganciate dall'alto e sono munizioni, che ne contengono a loro volta delle altre - da qui la definizione "a grappolo" -, che colpiscono vaste aree con grande potenza distruttiva. Il rischio per i civili sono gli inneschi ritardati, che le rendono pericolose anche a distanza di ore.
Le termobariche
A denunciare in prima battuta l'utilizzo di termobariche (o vacuum bombs) in Ucraina è stata la "Cnn", che ha fotografato alcuni Tos-1 russi, ossia il cosiddetto "Burattino" utilizzato per lanciarle. Ma come funzionano? Inizialmente esplodono rilasciando nell'aria una nuvola di carburante o materiale simile alla polvere. A quel punto la nuvola si accende, producendo una palla di fuoco e un'onda d'urto che si espande in tutte le direzioni. Possono distruggere gli edifici, provocare grandi incendi e bruciare gli organi interni delle persone.
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Il Mattino