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Scheherazade, il mega yacht di 140 metri ormeggiato a Marina di Carrara, non apparterrebbe a Vladimir Putin. Lo afferma il sindaco di Carrara, Francesco De Pasquale, dopo aver incontrato i vertici di Italian Sea Group. «Ho avuto un breve confronto con la proprietà del cantiere - spiega - che ha ribadito quanto affermato già lo scorso 10 marzo» ovvero che «in funzione della documentazione di cui dispone e a seguito di quanto emerso dai controlli effettuati dalle autorità competenti, lo yacht di 140 metri Scheherazade, attualmente in cantiere per attività di manutenzione, non è riconducibile alla proprietà del presidente russo Vladimir Putin».
«Scheharazade non appartiene a Putin»
«I vertici di The Italian Sea Group - conclude De Pasquale - mi hanno assicurato di aver messo a disposizione tutto il materiale necessario alle indagini.
Scheherazade, il giallo del mega-yacht a Marina di Carrara continua
Intanto vari quotidiani riportano che - secondo Maria Pevchick e Georgij Alburov, entrambi del team anti-corruzione che fa capo al dissidente russo in carcere Aleksej Navalny - lo stesso yacht Scheherazade a Marina di Carrara avrebbe come numerosi membri dell'equipaggio, almeno una dozzina, agenti segreti dipendenti dell'Fso russo, il Servizio di sicurezza federale che si occupa della protezione personale di Putin. Lo avrebbero scoperto incrociando i nomi dell'equipaggio con rubriche telefoniche e banche dati in Russia.
Lo yacht ha cambiato equipaggio
«Ci sono stati anomali movimenti in questo periodo, da una settimana a questa parte è stato sostituito l'intero equipaggio che prima era quasi tutto russo e adesso è composto solo da inglesi», ha rivelato il segretario della Cgil di Massa Carrara, Paolo Gozzani. All'Ansa ha spiegato: «La mia preoccupazione di sindacalista è esclusivamente sotto il profilo occupazionale».
Il Mattino