Acea, l'Unione Europea sia chiara per uscire dall'impasse su emissioni CO2

L'ACEA invita la Commissione europea e il Consiglio «a giungere a una risoluzione sull’attuale impasse sulla legislazione dell’UE sulle emissioni di CO2 di auto e furgoni
L’Associazione europea dei produttori di automobili (ACEA) invita la Commissione europea e il Consiglio «a giungere a una risoluzione sull’attuale impasse sulla...

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L’Associazione europea dei produttori di automobili (ACEA) invita la Commissione europea e il Consiglio «a giungere a una risoluzione sull’attuale impasse sulla legislazione dell’UE sulle emissioni di CO2 di auto e furgoni» che avrebbe dovuto essere firmata all’inizio di marzo. Questa trasformazione «fondamentale» per l’industria automobilistica europea «richiede sicurezza» basata sulla «pianificazione». L’associazione prende atto, si legge in una nota, «che l’accordo finale sulla CO2 - raggiunto lo scorso ottobre tra Commissione europea, Parlamento e Consiglio - include riferimenti al possibile ruolo futuro dei combustibili rinnovabili nel settore dei trasporti». Acea e convinta che «gli obiettivi climatici nazionali ed europei non debbano essere messi in discussione» e che «per raggiungere questi obiettivi, l’apertura tecnologica rimane essenziale. L’Europa deve mantenere l’agilita per rispondere alle diverse esigenze e adattarsi alle mutevoli circostanze».

«L’elettrificazione di massa e una parte importante della soluzione verso cui tutti stiamo spingendo, ma non e una soluzione miracolosa», ha dichiarato il presidente di Acea, Luca de Meo. «Il nemico e l’energia basata sui fossili, non una particolare tecnologia». «Rileviamo che l’Europa e l’unica area geografica destinata ad abbandonare la neutralita tecnologica come pilastro del proprio quadro normativo», ha aggiunto de Meo. Acea esorta, quindi, i responsabili politici «a mettere in atto le condizioni quadro essenziali per una forte e rapida diffusione sul mercato di auto e furgoni a emissioni zero». Questi includono «l’accesso alle materie prime necessarie e una fitta rete di infrastrutture di ricarica e rifornimento per questi veicoli. Nell’ambito della revisione del regolamento sulla CO2 prevista per il 2026, dovrebbero esserci KPI chiari per monitorare i progressi in questi settori».

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Il Mattino