Alfa, speciale livrea a Imola per festeggiare il rinnovo con Sauber. Manley: «Esperienza preziosa per auto di serie»

L'Alfa Romeo di Formula 1 con la speciale livrea per Imola
IMOLA - Presto verranno sollevati i veli sui piani di Stellantis, il grande gruppo europeo dell’automotive nato dalla fusione tra FCA e PSA, e finalmente sapremo che ne...

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IMOLA - Presto verranno sollevati i veli sui piani di Stellantis, il grande gruppo europeo dell’automotive nato dalla fusione tra FCA e PSA, e finalmente sapremo che ne sarà dell’Alfa Romeo, 110 anni di storia alle spalle, un presente affidato a due modelli di valore come Giulia e Stelvio e un futuro tutto da costruire. Ma una cosa è certa: l’immagine sportiva del marchio non verrà tradita e, anzi, sarà ulteriormente valorizzata attraverso la partecipazione al campionato mondiale di Formula 1 e al trasferimento alla produzione di serie delle esperienze maturate in pista. E’ stato appena rinnovato, infatti, l’accordo con Sauber, il team svizzero scelto nel 2018 da Sergio Marchionne come partner per riportare il marchio del Biscione sulla scena più prestigiosa del motorsport, lì dove le auto e i piloti dell’antico Portello – le mitiche Alfetta 158 e 159 guidate da Nino Farina e Manuel Fangio - dominarono le prime due stagioni del Mondiale.

Certo, oggi i tempi sono diversi (nelle ultime due stagioni non s’è andati oltre un onorevole ottavo posto), ma a quanto pare le corse rimangono un valore imprescindibile per il marchio fondato nel 1910 sulle ceneri della francese Darraq (all’epoca si chiamava soltanto ALFA, dal 1918 cambiò nome con l’ingresso di Nicola Romeo nella proprietà) e, sia pure attraverso un accordo di “title sponsor”, gli eredi di Marchionne hanno deciso di confermare la storica vocazione sportiva del marchio. In una nota diffusa dall’azienda si legge che “Alfa Romeo rilancia la sfida, fedele allo spirito competitivo che la contraddistingue da sempre”.

Per spiegare le ragioni del rilancio è sceso in campo Mike Manley in persona. “Le competizioni sportive e le performance – ha detto l’amministratore delegato di FCA - rappresentano l’essenza di Alfa Romeo. Il brand è praticamente nato sui circuiti e oggi continuiamo a competere al livello più alto del motorsport. Grazie alla partnership con Sauber, i nostri clienti possono beneficiare di un know-how esclusivo nell’ambito dell’automobilismo sportivo, come dimostrano le nuove Giulia GTA e GTAm, sviluppate con il contributo tecnico di Sauber Engineering, soprattutto per quanto riguarda le soluzioni aerodinamiche specifiche”.

Gli ha fatto eco Frédéric Vasseur: “Il rinnovo della collaborazione tra Sauber e Alfa Romeo – ha detto il team principal della squadra di Formula 1 - rappresenta una vera e propria dichiarazione di intenti da parte di entrambi i brand. In Sauber, Alfa Romeo ha trovato un partner fortemente focalizzato sulle performances a cui affidarsi e noi siamo onorati di accogliere nel nostro nome l’eredità e i successi dell’Alfa. I due brand condividono fin dall’inizio l’obiettivo di portare avanti una partnership che sia fruttuosa nel lungo periodo: nelle ultime tre stagioni abbiamo costruito delle solide basi e puntiamo a raccogliere i frutti di questo lavoro nel 2021 e oltre”.

Il rinnovo dell’accordo per la stagione 2021 verrà in qualche modo festeggiato a Imola, in occasione del Gran Premio dell’Emilia Romagna in programma domenica. Sul circuito intitolato a Enzo e Dino Ferrari la monoposto italo-svizzera si presenterà infatti con una livrea speciale, realizzata dal Centro Stile Alfa Romeo: la nuova grafica metterà in risalto il tricolore italiano e il logo esclusivo per il 110° anniversario della fondazione dell’Alfa, affiancato dalla scritta “Welcome back, Imola”. Un modo per sottolineare anche l’iconicità del circuito, in passato teatro di memorabili vittorie delle auto del Biscione nelle categorie Turismo, Sport e Formula 1.

La speranza di milioni di alfisti sparsi per il mondo è che su un circuito “guidato” qual è Imola, in qualche modo somigliante a Portimao, si possa rivedere qualcosa di simile a quanto fatto da Kimi Raikkonen nello spettacolare primo giro del Gran Premio del Portogallo, magari anche con l’italiano Antonio Giovinazzi in bella evidenza. Ma per ora nessuno può sbilanciarsi su quelli che potranno essere i contenuti della gara.

Il rinnovo dell’accordo ha suggerito piuttosto ai vertici di Alfa Romeo di smentire, nei fatti, che la collaborazione sia circoscritta a un’operazione d’immagine. Una nota diffusa da FCA puntualizza, invece, che si tratta di “una collaborazione tecnico-commerciale” e che viene confermato l’impegno a collaborare anche al di fuori del recinto della Formula 1, ovvero a fare in modo che le esperienze maturate nelle corse possano essere trasferite anche alla produzione di serie. Più in dettaglio, viene spiegato che “gli accordi consentono di trasferire le competenze tecniche di Sauber Engineering anche su vetture Alfa Romeo, sfruttando il know-how dei dipartimenti di ingegneria e aerodinamica di Sauber, nonché la sua competenza nella produzione additiva e di materiali compositi”.

Ciò vuol dire che l’Alfa affida a Sauber Engineering la produzione del maggior numero di componenti in carbonio della Giulia GTA e della GTAm, in particolare quelli che influiscono sull’aerodinamica. Fra questi il nuovo paraurti e lo splitter anteriore regolabile, le minigonne laterali, l’estrattore, lo spoiler GTA e l’aerowing GTAm. “Grazie alle ali anteriori e posteriori regolabili manualmente – viene spiegato - Giulia GTAm è in grado di adattare il carico aerodinamico a qualsiasi tipo di pista o strada, rispondendo perfettamente alle richieste e alle preferenze del pilota”.

Inutile dire che è stata sfruttata anche la galleria del vento. Lo sviluppo aerodinamico, dunque, non è stato limitato all’ala ma è stato testato anche il sottoscocca che – vale le pena ricordarlo - sulla Giulia Quadrifoglio è interamente carenato. Frutto delle esperienze maturate in Formula 1 è anche l’estrattore dedicato alle Giulia GTA e GTAm, che in tal modo risultano in grado di aumentare l’effetto suolo e di garantire un’ottima tenuta di strada alle alte velocità. “In particolare – tengono a sottolineare gli ingegneri che hanno lavorato al trasferimento delle esperienze di F1 alla produzione di serie - sulla Giulia GTAm la configurazione aerodinamica implementata è in grado di sviluppare il doppio del carico rispetto alla Giulia GTA, e il triplo rispetto alla Giulia Quadrifoglio, che già in precedenza rappresentava il riferimento nel suo segmento”.

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Il Mattino