Alpine tra le Hypercar nel WEC e a Le Mans nel 2024 con una LMDh e il team Signatech

La Alpine A480 che nelle prime 4 gare del WEC ha conquistato una pole position, due secondi posti e altrettanti terzi posti tra cui quello alla 24 Ore di Le Mans
La Alpine correrà dal 2024 nella categoria Hypercar del WEC e alla 24 ore di Le Mans con una vettura che seguirà il regolamento LMDh, dunque in grado di correre...

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La Alpine correrà dal 2024 nella categoria Hypercar del WEC e alla 24 ore di Le Mans con una vettura che seguirà il regolamento LMDh, dunque in grado di correre anche nel campionato IMSA. Il prototipo Alpine sfrutterà un motore sviluppato a Viry-Châtillon, dove vengono preparati anche i propulsori di Formula 1, che sarà accoppiato al modulo di elettrificazione standard (50 kW in accelerazione e 200 kW in recupero) previsto dal regolamento e fornito da Bosch (motore), Xtrac (trasmissione) e Williams (batteria). La potenza massima del sistema ibrido è di 500 kW con un peso di 1.030 kg.

Allo stesso modo, l’aerodinamica sarà messa a punto a Enstone, nel Regno Unito dove la squadra di Formula 1 ha il suo quartier generale e la sua sede operativa. Il telaio sarà Oreca, come quello della vettura attuale che corre nel WEC ed è l’unica LMP1 costruita secondo il precedente regolamento. Anche il telaio è standard per le LMDh, ma la scelta è tra 4 opzioni: oltre a Oreca, ci sono Dallara, Multimatic e Onroak (ex Ligier). Audi e Porsche hanno già optato per Multimatic, BMW e Cadillac per Dallara, Acura (Honda) per Oreca come al Alpine.

A gestire il team sarà, così come oggi, la Signatech fondata e condotta da Philippe Sinault con la quale Alpine ha collezionato sin dal 2013 un bel bottino. Questo sodalizio ha infatti portato a due titoli piloti e team nella ELMS del 2013 e 2014, due titoli LMP2 nel WEC (2016 e 2019) e 3 vittorie di categoria alla 24 Ore di Le Mans (2016, 2018 e 2019) dove quest’anno è stata l’unica ad impensierire le Toyota piazzandosi alle loro spalle e conquistando il gradino più basso del podio. La A480 con motore Gibson V8 4.5 guidata da Lapierre, Negrão e Vaxivière ha conquistato un altro 3° posto a Portimao partendo in pole position e due secondi posti a Spa-Francorchamps e Monza.

Alpine rimarrà nel WEC per 4 anni affiancando il programma della Formula 1. L’annuncio non arriva come un fulmine a ciel sereno. Nel corso di una tavola rotonda con la stampa italiana in occasione del Salone di Monaco, Luca De Meo era stato piuttosto chiaro: «Su Le Mans ci stiamo riflettendo – aveva dichiarato il CEO di Renault – e la nostra scelta dipenderà dall’evoluzione del regolamento fatto dalla ACO. Abbiamo valutato quanto costa e non penso che faremo una LMH come Toyota, Peugeot o Ferrari. Tra qualche settimane si saprà. Stiamo riflettendo anche sui rally e sul tema dell’elettrico».

Dunque i rally potrebbero essere la terza gamba di Alpine nelle competizioni segnando un altro grande ritorno. La Alpine ha infatti vinto due campionato per team (1971 e 1973) con la A110 e anche la Renault provò a giocarsi le sue carte nella prima metà degli anni ’80 con la celebre 5 Maxi Turbo di Gruppo B dotata di motore centrale e trazione posteriore che conquistò anche qualche vittoria. Renault e Alpine hanno invece collezionato in tutto 11 partecipazioni alla 24 Ore di Le Mans vincendo nel 1978 con la A442B guidata da Jean Pierre Jaussaud e Didier Pironi.

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Il Mattino