Aniasa, si punta su sharing mobility e digital automotive. Cambio denominazione per l'associazione e rinnovo governance

Il logo Aniasa
Guidare la transizione dalla proprietà all’uso dei veicoli, intercettando i cambiamenti in atto in questo particolare periodo e consolidare il ruolo di interlocutore...

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Guidare la transizione dalla proprietà all’uso dei veicoli, intercettando i cambiamenti in atto in questo particolare periodo e consolidare il ruolo di interlocutore di riferimento nel dibattito nazionale e per le strategie messe in campo dalle Istituzioni per accompagnare il nostro Paese verso una mobilità più sostenibile, smart e sicura. Sono questi gli obiettivi a cui risponde il progetto di rinnovo della governance di Aniasa, l’Associazione che all’interno di Confindustria rappresenta il settore dei servizi di mobilità, che ha portato al cambio dell’acronimo, ufficializzato oggi: da Associazione Nazionale Industria dell’Autonoleggio e Servizi Automobilistici ad Associazione Nazionale Industria dell’Autonoleggio, della Sharing mobility e dell’Automotive digital.

Un cambiamento che risponde all’evoluzione del mercato e allo sviluppo vissuto dall’associazione negli ultimi dei suoi 56 anni di storia, con la costituzione delle sezioni Sharing Mobility e Digital Automotive che si sono affiancate ai più tradizionali comparti del noleggio a lungo e breve termine e dei servizi automobilistici. “In Italia la mobilità - ha dichiarato Massimiliano Archiapatti, presidente di Aniasa - sta vivendo una fase di rapida evoluzione, destinata a stravolgere il nostro modo di muoverci e di spostare le merci. La pandemia sta accelerando questo cambiamento, spingendo sempre più italiani ad utilizzare formule di pay-per-use mobility alternative alla proprietà del veicolo. Viviamo un momento storico di grandi opportunità in cui il nostro Paese può mettere le basi per una rivoluzione della propria mobilità. L’auto condivisa e la telematica a bordo dei veicoli rappresentano due driver di questa svolta, in grado di rendere più sostenibili e sicure le nostre città”.

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Il Mattino