MILANO - La famiglia Astra cala il poker. L'ultima nata è la versione in fondo più convenzionale, almeno dal punto di vista del look: la classica berlina a tre...
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Comunque sia, la nuova arrivata ha le carte in regola per giocarsela e per sfatare la tradizione: la aiuteranno senz'altro il look sportivo e accattivante che la imparenta al resto della gamma, i motori moderni, gli equipaggiamenti particolarmente ricchi ed evoluti che strizzano l'occhio - in quest'epoca di esasperato downgrading - anche a clienti che sempre più numerosi provengono da vetture di categoria superiore.
Particolarmente generoso lo spazio a disposizione di passeggeri - merito del passo lungo 2.685 mm - e dei bagagli, il cui vano offre un volume di 460 litri (90 in più rispetto alla cinque porte) che possono diventare 1010 se si abbattono gli schienali posteriori, che sono del tipo sdoppiato con proporzione 60/40.
Per quanto riguarda i motori, l'offerta comprende quattro unità, equamente distribuite tra benzina e diesel. L'accoppiata dei benzina è costituita dagli 1.4 da 100 e 140 cv, entrambi disponibili anche in abbinamento con il cambio automatico a 6 marce in alternativa alla trasmissione manuale. L'alimentazione a gasolio è invece rappresentata dal ben noto 1.7 Cdti ecoFlex declinato nei livelli di potenza di 110 e 130 cv e accreditati di emissioni di CO2 davvero contenute: 99 g/km nel ciclo combinato secondo le specifiche Ue. All'inizio dell'anno prossimo la famiglia potrà schierare un'unità completamente nuova, il sofisticato 4 cilindri Sidi Ecotec ad alta efficienza, un motore turbo a iniezione diretta di benzina.
Tra le dotazioni tecnologiche, talvolta uniche nel segmento, figurano i fari Advanced Forward Lighting (Afl+) che oltre ai proiettori bi-xenon presentano alcune funzioni evolute come la distribuzione variabile della luce, l’illuminazione delle curve e la gestione automatica degli abbaglianti. Né poteva mancare uno dei pezzi forti della gamma Astra, che è la più venduta della Opel a livello europeo: il telaio attivo FlexRide che, oltre ad adattare gli ammortizzatori alle diverse condizioni di guida, consente di fra tre modalità: Standard, la confortevole Tour e la Sport che rende la vettura più reattiva e piacevole da guidare. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino