Audi A7 Sportback: efficienza, comfort e rigidità da primato

La nuova Audi A7 Sportback
MILANO - L’efficienza non tocca solo le corde di motori e trasmissioni, ma rappresenta un apparato decisamente più complesso. Apparato di cui sono parte la...

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MILANO - L’efficienza non tocca solo le corde di motori e trasmissioni, ma rappresenta un apparato decisamente più complesso. Apparato di cui sono parte la carrozzeria e il design, che palesa la propria innovazione garantendo il miglior coefficiente aerodinamico possibile. Argomenti che su nuova Audi A7 possono poggiare su basi decisamente solide. L’esperienza dei Quattro Anelli nel campo dei materiali non si discute. Così la Sportback tedesca presenta soluzioni già in dote al gruppo, utilizzando diverse tipologie di materiale in funzione della zona d’impiego. Protagonista assoluto rimane l’acciaio. Elementi formati a caldo ad altissima resistenza compongono l’ossatura della cellula passeggeri, contribuendo al peso complessivo della struttura per il 23,9%. Si tratta di un materiale che ritroviamo nella maggior parte delle componenti la carrozzeria. Utilizzato con spessori differenti, proprio per garantire il massimo dell’efficienza. Audi adopera lastre di lamiera con spessori variabili da 0,75 a 2,05 millimetri.

 

Parte di questa “squadra” non poteva che essere l’alluminio, da sempre uno dei capisaldi nella costruzione delle vetture tedesche. Su A7 è impiegato in diverse zone di scocca e carrozzeria. Portiere, cofano e portellone sono integralmente realizzate con questo tipo di materiale. Alluminio che ritorna quando si tratta dei duomi dei montanti telescopici e dei rinforzi lungo il profilo del tetto. Il potenziale “metallico” vanta un corrispettivo aerodinamico. Nel senso che l’attenzione profusa nella realizzazione della scocca, è proseguita nella definizione delle linee. Tant’è che il Cx di nuova Audi A7 è pari a 0,27.
Appendici aerodinamiche
Un dato che certifica l’avvenenza sportiva, ma soprattutto la facilità di ridurre la resistenza all’aria. Merito pure di una serie di appendici aerodinamiche studiate ad hoc per massimizzare il loro effetto. Una parte considerevole del lavoro dei tecnici di Ingolstadt ha riguardato i retrovisori esterni e il rivestimento dell’assale posteriore.
Le zone esterne delle prese d’aria sono state realizzate appositamente con aperture supplementari. Una soluzione che serve a convogliare una parte dei flussi attraverso i passaruota, facendoli fluire accanto alle ruote. Della sezione posteriore si occupa l’apposito spoiler. Raggiunti i 120 km/h fuoriesce automaticamente, provvedendo a generare una maggiore deportanza al retrotreno che, alla velocità massima, corrisponde a circa 50 kg.

Sulla stessa lunghezza d’onda, tutta quella serie di elementi a corredo del comfort acustico. Questione imprescindibile su di una vettura del calibro di A7. Sono infatti disponibili finestrini di spessore di ben 6 millimetri. Massima attenzione alla realizzazione delle guarnizioni.
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Il Mattino