Audi e-tron, 30 minuti per un pieno di elettricità e 400 km di autonomia

L'Audi e-tron ancora in versione camouflage
INGOLSTADT - L’Audi E-tron sarà la prima auto elettrica che potrà ricaricarsi a 150 kW permettendo di ricaricare in circa mezz’ora all’80% la sua...

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INGOLSTADT - L’Audi E-tron sarà la prima auto elettrica che potrà ricaricarsi a 150 kW permettendo di ricaricare in circa mezz’ora all’80% la sua batteria da 95 kWh di capacità, sufficiente per avere un’autonomia di oltre 400 km. Cominciano dunque a trapelare le prime notizie sul primo Suv elettrico della casa di Ingolstadt in attesa del suo debutto definitivo sul mercato atteso per la fine dell’anno.

 

Ricarica sempre più veloce. Per rivelare questo ed altro, la E-tron ha scelto i laboratori dove la Siemens da oltre un secolo si dedica agli elettroni e, per motivi sperimentali, può creare flussi di energia fino a 3 milioni di Volt, concentrandoli a tal punto da creare fulmini artificiali. Un’immagine che serve a fotografare i molti progressi compiuti nel campo dell’auto elettrica, soprattutto per l’autonomia e la velocità di ricarica, e che fotografa l’aspirazione tecnica di renderla finalmente una realtà praticabile. La E-Tron però non si è mostrata del tutto, anzi ha attaccata addosso ancora la pellicola da prototipo, anche se le sue forme definitive sono ormai chiare, così come le dimensioni che saranno a metà strada tra i 4,66 metri della Q5 e i 5,07 della Q7. Anche per l’abitacolo è ancora tutto top secret ed è stato impossibile sbirciare all’interno.

Energia in bustine. Il cuore della E-tron è la sua batteria che si trova sotto il pavimento, incapsulata in una gabbia di acciaio ed alluminio, ed è lunga 2,28 metri, larga 1,63 e alta 34 cm per un peso di circa 700 kg. Il tutto è agganciato al resto della scocca attraverso 35 bulloni contribuendo al 27% della rigidità dell’intera struttura. La sua capacità è di 95 kWh, funziona a 396 Volt ed è composta da 432 celle a bustina (tipo “pouch”) ripartite a gruppi dozzine in 36 moduli – 30 sullo stesso piano e 6 leggermente rialzate nella zona posteriore, in corrispondenza del sedile posteriore – dove sono immerse in uno speciale gel ad elevate conducibilità termica. Oltre infatti alla sicurezza, la seconda priorità è stata assicurare alla batteria una temperatura costante tra 25 e 35 gradi in modo da assicurarne costanza e durata massime grazie ad un sistema di raffreddamento a liquido che funziona a pompa di calore ed è interlacciato con quello dei motori, dell’elettronica di potenza e la climatizzazione dell’abitacolo.

Tutte le centraline del Suv. Sui motori c’è ancora il massimo riserbo, ma lo schema mostrato ne fa apparire tre vista l’apparente assenza al blocco posteriore di un differenziale. Quanto alla loro potenza, gli ingegneri si lasciano scappare che la potenza massima erogabile dalla batteria è di 265 kW dunque quella complessiva dei motori sarà leggermente inferiore. A sovrintendere tutto il sistema di saranno il Battery Management Controller, situato all’altezza del montante anteriore destro e che dialoga sia con le centraline di controllo dei motori sia con quelli che sorvegliano le celle della batteria e anche con il Battery Conjunction Box che si trova in corrispondenza del tunnel anteriore e contiene tutti i fusibili e i relais ad alta tensione. Tutti e 3 gli snodi sono collegati attraverso una rete dedicata. Le celle sono fornite dalla coreana LG Chem, ma in futuro arriveranno anche cellule prismatiche e altri fornitori, primo fra tutti la Samsung.

Ricarica da 11 a 150 kW. L’Audi E-tron sarà fornita di serie di un caricatore da 11 kW con il quale la ricarica completa da una presa domestica sarà completata in 7 ore. In alternativa, ci sarà un sistema da 22 kW che dimezza i tempi e permette anche il controllo a distanza di alcune funzioni grazie al collegamento tramite rete. La E-tron potrà poi ricaricarsi anche alle nuove 400 colonnine da 150 kW a corrente continua che Audi stessa sta provvedendo a diffondere entro il 2020 attraverso il consorzio Ionity del quale fa parte insieme a Porsche, Volkswagen, BMW e Ford. Lo standard della presa è il CCS (Combined Charging System) dunque a 7+2 poli: le prime per la ricarica a corrente alternata e le altre due a corrente continua mettendo fuori gioco il caricatore di bordo e rifornendo direttamente la batteria. Lo sportellino della presa è elettrico e si trova tra la portiera del guidatore e il passaruota.


Questo è solo l’inizio. L’Audi E-tron sarà prodotta interamente (batteria compresa) presso lo stabilimento di Bruxelles, certificato “carbon neutral” dal 2012, arriverà sul mercato a novembre, dapprima in Germania e poi negli altri paesi. La casa di Ingolstadt prevede di lanciare tre modelli elettrici entro il 2020 e almeno 10 entro il 2025 quando un terzo delle Audi vendute saranno ibride plug-in ed elettriche. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino