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VALENCIA – Alberto Longo l'aveva lasciato intendere: «Il gruppo Volkswagen è rappresentato da due marchi...». E, infatti, dalla prossima stagione uno lascerà la Formula E: si tratta di Audi, che attraverso la cooperazione con la Abt ha fatto parte del circuito fin dall'inizio conquistando complessivamente un titolo piloti con Lucas di Grassi, uno a squadre (assieme a Daniel Abt) per un totale di 12 successi e 43 podi (in 69 gare).
Un portavoce della scuderia dei Quattro Anelli ha confermato l'addio al Messaggero.
Una partecipazione “ambiziosa” alla Formula E comporta dei costi che oscillano fra i 30 ed i 60 milioni di euro e non è escluso che lo spartano regime sulle spese imposto ai vari marchi del gruppo abbia inciso sulla scelta di Audi che sta ormai per lanciare il terzo modello stradale a zero emissioni della gamma e-tron. Il costruttore parteciperà nel 2022 alla Dakar con un veicolo elettrico. I dettagli dell'operazione sono scarsi, anche perché gli stessi organizzatori del rally hanno anticipato un possibile futuro a idrogeno, opzione che il gruppo Volkswagen sembra aver ha abbandonato.
Il nuovo Ceo di Audi ha rapporti di lunga data con Sven Quandt, il responsabile della scuderia X-Raid che ha seguito la missione alla Dakar per il gruppo Bmw (dal quale arriva Duesmann) curando la messa a punto delle Mini in competizione. Nell'edizione 2021 la sfida sarà di nuovo tra Mini e Toyota. Audi l'anno successivo. Circa l'ipotesi di una partecipazione al circuito Extreme X, una gara/reality per suv elettrici, la casa di Ingolstadt non ha rilasciato dichiarazioni. E forse non ce n'è nemmeno bisogno, perché al circuito ha già aderito Cupra (seguita da Abt), il nuovo marchio del gruppo creato da Seat.
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