ROMA - l'Italia è in recessione e il settore dell'auto, da sempre indicatore infallibile dello stato di salute del Paese, ne risente in misura pesante. Lo certifica...
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La crisi produttiva ha avuto ripercussioni dirette sul mercato, con il coinvolgimento di gran parte dei Paesi europei. Basti rammentare che nel primo mese del 2019 l'Europa dell'auto ha perso il 4,6% delle immatricolazioni, con 23 nazioni su 31 in difficoltà, e che in Italia il calo è stato del 7,5%. Per effetto della ingiustificata demonizzazione del diesel, un calo molto forte lo hanno lamentato, in particolare, le vendite di vetture a gasolio (-31,4%), a vantaggio di quelle a benzina (+27,8%). Un problema, questo, che ha reso vulnerabile l'intera industria europea, trovatasi costretta ad assecondare l'evoluzione della domanda, orientata verso nuove tecnologie. Proprio in questa ottica a gennaio 2019 le ibride sono cresciute in Italia del 17,8% e le elettriche del 9,3%, mentre nel settore del gas si sono registrati un aumento dell'8,2% per il Gpl e un sensibile calo delle auto a metano (-46,1%).
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Il Mattino