La baby Volkswagen diventa grande: e-up!, come viaggiare senza inquinare

La Volkswagen e-up!
VALENCIA - L’aperitivo elettrico di Volkswagen è l’aggiornata e-up!, la più piccola delle “auto del popolo”. Alla tedesca da 3,6 metri di...

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VALENCIA - L’aperitivo elettrico di Volkswagen è l’aggiornata e-up!, la più piccola delle “auto del popolo”. Alla tedesca da 3,6 metri di lunghezza è stata assegnata una nuova e più capace batteria agli ioni di litio dalla capacità lorda raddoppiata, per un totale di 32,3 kWh netti. Che equivalgono ad un centinaio di chilometri di percorrenza in più, fino a 260 nel più severo ciclo di omologazione Wltp. In realtà, su strada, nella prova dentro e fuori Valencia, la e-up! è sembrata essere in grado anche di superare agevolmente questi valori. Al momento della silenziosa accensione del motore il computer di bordo garantiva 267 km di autonomia, rimasti 199 dopo averne percorsi 86.


All’accumulatore, formato da 168 moduli piazzati dagli ingegneri sia sotto i sedili anteriori sia sotto il divano posteriore, va attribuita solo una parte del merito, il resto va spartito tra il conducente ed il più efficiente sistema di rigenerazione dell’energia, che è modulabile a cinque gradi. La tascabile a zero emissioni non è stata rivista esteticamente, ma – ed è importante - nel prezzo, che la filiale nazionale del colosso tedesco ha rivisto al ribasso in maniera significativa. Includendo il bonus statale (fino a 6.000 euro) e lo sconto della rete Volkswagen (2.050 euro), la e-up! si può avere a partire da 15.300 euro. E sono esclusi gli eventuali incentivi locali che possono limare ulteriormente il costo d’acquisto fino a farlo scendere anche sotto i 10.000 euro, come in Friuli Venezia Giulia o in Lombardia. L’accessibilità alle auto elettriche è la grande sfida del costruttore tedesco, che verso l’estate avvierà la commercializzazione della Id.3. La citycar a batteria a quattro posti è razionale, anche se non spartana.

Non ha né la maniglia anteriore lato passeggero né i vetri apribili posteriori, ma garantisce di serie sensori di parcheggio posteriori con telecamera Rear View, cruise control e assistenza al mantenimento di corsia. Malgrado la spinta a zero emissioni, la e-up! ha un bagagliaio grande come le declinazioni con motore termico (perché le versioni a benzina ed a metano continueranno a rimanere a listino), compreso fra i 251 ed i 959 litri di capienza.
Monta la vivace unità da 83 cavalli e 212 Nm di coppia che spinge la citycar fino a 130 km/h. Per aumentare l’autonomia chi sta al volante può impostare diverse modalità di guida che riducono il consumo di energia: l’opzione Eco+, ad esempio, limita la potenza a 58 cavalli, disattiva il climatizzatore, porta a 133 Nm la coppia massima e non supera i 90 orari.

Come le sue sorelle elettriche Citigo iV e Mii, anche la e-up! viene prodotta nello stabilimento slovacco di Bratislava. Naturalmente è a trazione anteriore. Si distingue per un raggio di sterzata contenuto e, per il momento solo a richiesta, anche per garbato suono artificiale che si attenua con l’aumentare della velocità (fino a 50 orari) per evitare di passare inosservata. Pardon: inascoltata. Per la ricarica veloce servono meno di cinque ore e mezzo (un’ora per il rifornimento all’80%), mentre per un pieno con allacciamento alla rete domestica occorrono più di 16 ore. I potenziali clienti possono sempre individualizzare il modello scegliendo di combinare sette tinte di carrozzeria, due colori per il tetto e, fra le alte cose, anche tre dimensioni dei cerchi, da 14, 15 e 16”.

 
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Il Mattino