OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poche settimane dopo il saluto a “Liliana”, l’automobilismo romano dà l’addio a un altro dei suoi più amati campioni, Aldo Cerruti in pista “Baronio”. Chi era “Baronio”? Volendo semplificare è il “Re dei monomarca”, negli anni settanta ha vinto un dopo l’altro Coppa Renault 5, Challenge Mexico, Trofeo Alfasud. In mezzo a quaranta scatenati con macchine tutte uguali bisognava avere una guida molto efficace e tanta sicurezza. Doti che Aldo aveva affinato nelle prime stagioni con la Fiat 850 Abarth e la stessa 500 del mitico Gigetto Giraldi, con la quale aveva tenuto testa a Ignazio Giunti. Proprio del “Reuccio” è stato il…continuatore al volante delle GTA biancorosse di Franco Angelini, con cui ha vinto il suo primo titolo italiano.
L’ultimo, pensate, l’ha vinto trent’anni dopo, nel 2009 quando si è imposto nel Campionato Italiano Gran Turismo GT Cup insieme a Mario Ferraris con una Ferrari 430 preparata da Romeo Ferraris, di cui è diventato socio e uomo chiave dal 2008.
Originario di Vallemosso in provincia di Vercelli, romano d’adozione, Aldo Cerruti era sposato con la signora Bianca, tre figlie Francesca, Alice e Michela, che ha seguito le orme del papà divenendo pilota, e ora manager della moderna struttura di Romeo Ferraris, impegnata nell’ETCR, e un figlio, Alexandre, ai quali vanno le nostre condoglianze.
Leggi l'articolo completo su
Il Mattino