Bastianini “tigre” in Malesia, Bagnaia terzo e felice. Leader Ducati a +14 su Martin, può vincere il mondiale 2023 già in Qatar

Enea Bastianini che dopo i tanti guai fisici in stagione domina la gara dall’inizio alla fine vincendo per la prima volta con la Ducati ufficiale
Torna a ruggire in Malesia Enea Bastianini che dopo i tanti guai fisici in stagione domina la gara dall’inizio alla fine vincendo per la prima volta con la Ducati ufficiale....

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Torna a ruggire in Malesia Enea Bastianini che dopo i tanti guai fisici in stagione domina la gara dall’inizio alla fine vincendo per la prima volta con la Ducati ufficiale. La Rossa delle due ruote che festeggia sul podio anche Francesco Bagnaia, terzo, davanti al rivale per il titolo Jorge Martin, sul quale guadagna tre punti portandosi a +14 a due Gran Premi dalla fine (Qatar e Valencia). Secondo un ottimo Alex Marquez per il team Gresini capace di tenere il passo, per tutta la corsa, delle due Ducati factory. A Sepang, dove si attendeva una nuova ed eccitante sfida per il campionato tra Bagnaia e Martin, a dare spettacolo è invece l’altro pilota della Ducati ufficiale che con una prova perfetta si riscatta dopo un anno davvero sfortunato, reagendo nel modo migliore alle voci che lo vorrebbero sostituito a fine stagione dallo spagnolo della Ducati Pramac. Bastianini si trasforma in una tigre prendendo la testa della corsa fin dal semaforo verde e non sbagliando niente fino al traguardo curva dopo curva. In una gara complicata per le condizioni atmosferiche molto calde e delicata per la gestione delle gomme, la ‘Bestià ha una marcia in più imprimendo un ritmo inavvicinabile per tutti, frutto di un feeling speciale con la pista, ma anche di un assetto perfetto della sua Desmosedici.

Nemmeno Marquez junior, in gran forma per tutto il week-end malese, riesce a impensierirlo, restandogli a distanza di sicurezza per tutta la gara. «Adesso mi sento male perché sono stanchissimo - racconta nella festa del podio Bstiaini - Non sono ancora al 100% a livello fisico. Però a livello mentale e di cuore sono al 100%. Dopo tanto tempo lontano dal podio finalmente è arrivata questa vittoria. Solo io e pochi altri - i miei amici, la mia ragazza, la mia famiglia - sanno quello che ho dovuto passare per arrivare qui. Grazie a tutti loro, è fantastico». Sorride ed è felice anche Bagnaia che grazie una gara di controllo che frutta il podio guadagna sul rivale per il titolo Martin quando mancano 2 gare (più 2 Sprint) alla fine del Mondiale (in tutto sono 74 i punti ancora a disposizione). «Ho cercato di chiudere il distacco su Alex e Bestia, ma - spiega il pilota torinese - stavo faticando tanto, soprattutto in frenata. Sono contento di essere riuscito a staccare un pò di più Martin in campionato. Oggi era molto semplice commettere errori all’anteriore. Sono contento del rendimento che abbiamo avuto e delle prestazioni che abbiamo dimostrato. Sono molto contento».

Francesco Bagnaia ha allungato in testa al Mondiale MotoGp dopo la gara in Malesia, ha un vantaggio di +14 su Martin. Il pilota della Ducati ufficiale potrebbe diventare campione del mondo già nel prossimo GP in Qatar: dovrebbe guadagnare altri 23 punti su Jorge Martin tra la Sprint e la gara lunga, così andrebbe a +37 sullo spagnolo, un vantaggio impossibile da colmare che gli regalerebbe il titolo prima di Valencia. La MotoGP tornerà in pista a Losail dal 17 al 19 novembre. Ed è già festa in Moto 2 per Pedro Acosta che classificatosi secondo a Sepang davanti a Marcos Ramirez e sfruttando il 10° posto di Tony Arbolino, si laurea campione del mondo della categoria con due gare d’anticipo, conquistando il secondo titolo iridato prima del salto in MotoGP. A 19 anni e 171 giorni, lo spagnolo diventa il secondo più giovane campione del mondo della classe intermedia dopo Dani Pedrosa (19 anni e 18 giorni), che fa parte della MotoGP Hall of Fame. Acosta si afferma come il più giovane campione del mondo della Moto2™ davanti a Marc Marquez (19 anni e 254 giorni).

A Sepang c’è il presente con le sfide iridate, ma si continua a parlare anche di futuro con il mercato piloti. Dopo l’incontro tra la Honda e il management di Luca Marini (il fratello di Valentino Rossi), le parti sono molto vicine a chiudere un accordo. A breve verranno definiti i dettagli del contratto e verrà ufficializzata la firma. Fermín Aldeguer dovrebbe prendere il posto di Marini in Mooney VR46. E la Ducati inizia a pensare a Martin come dimostrano le parole pre-gara di Paolo Ciabattiì: «Visto il livello di forma di Jorge è una realtà considerarlo per il team ufficiale». 

Leggi l'articolo completo su
Il Mattino