Bmw, i contenuti tecnologici spingono la iX nel futuro. Il Suv elettrico è un concentrato di hi-tech

La nuova Bmw iX
MILANO - Quando un’auto diventa la “bandiera” di un cambiamento epocale non può prescindere – soprattutto se sfoggia il badge di un marchio che ha...

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MILANO - Quando un’auto diventa la “bandiera” di un cambiamento epocale non può prescindere – soprattutto se sfoggia il badge di un marchio che ha nella tecnologia la sua stella polare – da soluzioni di assoluta avanguardia in termini di sicurezza, connettività e assistenza alla guida.

Di questo “dovere morale” la iX offre una convincente rappresentazione, con uno schieramento imponente di dispositivi e funzioni che trovane l’espressione più evidente nello scenografico maxischermo che occupa quasi a tutta larghezza la plancia e che in realtà abbina – secondo una moda hi-tech in rapida diffusione – all’interno di un’unica cornice due grandi schermi di servizio, che nel caso della iX sono il quadro strumenti digitale da 12,3 pollici e il display da 14,9 pollici tramite il quale è possibile gestire la navigazione, l’infomobilità e numerose funzioni della vettura.

Il potente software basato sull’ottava generazione del sistema operativo Bmw, che può essere aggiornato in remoto, è il cuore di un sistema che ha moltiplicato la gamma delle funzioni raccolte sotto l’etichetta “My Modes”, che ora prevedono anche la possibilità – grazie alla navigazione basata sul cloud – di pianificare un percorso tenendo conto delle soste necessarie per ricaricare la batteria. Il tutto supportato dalla compatibilità con il nuovo standard 5G per la trasmissione dati ad alta velocità.

Il controllo dell’ambiente esterno ai fini della sicurezza e dalla guida (parzialmente) autonoma è affidato a una rete di cinque telecamere (tra cui quella interna è utilizzabile per scattare istantanee durante il viaggio), altrettanti sensori radar e 12 sensori a ultrasuoni.

Anche in fatto di tecnologie di assistenza alla guida la prima Bmw pronta a viaggiare nel futuro non teme confronti, essendo equipaggiata con sistemi di ultima generazione che vantano capacità aggiuntive rispetto ai dispositivi attuali. Per esempio l’allarme per una potenziale collisione anteriore ha imparato a rilevare sia il traffico in arrivo quando si gira a sinistra – nei Paesi con guida a destra – sia la presenza di ciclisti e pedoni in posizione potenzialmente pericolosa quando invece si svolta verso destra.

Alla tutela degli utenti della strada più “deboli” concorre poi la funzione di monitoraggio dell’uscita dall’auto, che al momento di aprire la portiera segnala l’eventuale presenza di ciclisti o pedoni per i quali questa azione potrebbe determinare un potenziale pericolo.


 

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Il Mattino