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Dati parziali e statisticamente poco consolidati, ma che, a due settimane dall’entrata effettiva in vigore della ‘ Città 30’ a Bologna mostrano una tendenza: nelle prime due settimane di applicazione gli incidenti sono calati del 21%. Sono i primissimi dati sull’incidentalità diffusi dal Comune di Bologna dopo l’entrata in vigore del discusso provvedimento che introduce il limite di 30 km orari sul 70% delle strade cittadine, lasciando il limite di 50 solo in quelle più ampie e con meno presenza di scuole e poli di aggregazione. Un’ordinanza che ha scatenato la polemica col ministro dei Trasporti Matteo Salvini, poi parzialmente ricomposta dopo un confronto con il sindaco di Bologna Matteo Lepore. Secondo i dati del Comune, rilevati dai vigili urbani, rispetto allo stesso periodo del 2023, ci sono stati 25 incidenti in meno, 14 incidenti in meno con feriti e un mortale in meno e sono calati del 27,3% i pedoni coinvolti.
Tra lunedì 15 e domenica 28 gennaio (le sanzioni sono scattate martedì 16), sulle strade di Bologna si sono verificati 94 incidenti, di cui 63 con feriti e 31 senza feriti, nessun mortale.
Perché questa tendenza possa consolidarsi « Bologna deve continuare ad andare più piano come ha dimostrato di poter fare in queste prime due settimane, con la consapevolezza che, dati alla mano, anche nella nostra città comportamenti più prudenti e velocità più basse possono veramente fare la differenza nel salvaguardare l’incolumità di tutte e tutti sulla strada», aggiunge. In attesa dei dati definitivi del 2023, nel 2022 Bologna aveva registrato il picco di incidenti totali e di feriti dell’ultimo decennio, tornando di fatto ai livelli del 2011. La questione, intanto, ha ormai scavalcato i confini di Bologna ed è al centro di un confronto fra Anci e Mit per mettere a punto le regole sull’istituzione di aree urbane a velocità limitata.
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