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BERGAMO - I ricavi netti consolidati del gruppo Brembo nel 2022 ammontano a 3.629 milioni, in crescita del 30,7% rispetto all’anno precedente (+25,1% a parità di cambi). Il perimetro di consolidamento è variato a seguito dell’acquisizione del gruppo spagnolo J.Juan, consolidato dal primo novembre 2021, e a parità di perimetro l’incremento sarebbe del 27,6% (22% anche a parità di cambi). Il margine operativo lordo ammonta a 625,2 milioni dai 502,7 milioni del 2021 e l’utile netto di 292,8 milioni (+35,9%). Il dividendo propsoto è di 0,28 euro per azione. L’indebitamento finanziario netto al 31 dicembre è pari a 502 milioni, in calo di 128,6 milioni rispetto al 30 settembre 2022. Al netto dell’effetto del principio contabile IFRS16 l’indebitamento netto ammonta a 260,8 milioni, in riduzione di 144,7 milioni.
I primi mesi del 2023 si sono avviati positivamente per quanto riguarda i volumi e la saturazione della capacità produttiva di Brembo.
Tutti i segmenti di riferimento in cui operiamo hanno contribuito a questo risultato. Un traguardo raggiunto pur nelle complessità di un anno caratterizzato in particolare dalle conseguenze della guerra in Ucraina e dal perdurare di dinamiche inflazionistiche sui mercati delle materie prime», dice Tiraboschi segnalando che «La strategia delineata in questi anni si sta dimostrando efficace per mantenere la competitività di Brembo ai massimi livelli, in un contesto che rimane sfidante».
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