ROMA – La Formula E apre (parzialmente) le porte ad un altro pilota “azzurro”, dopo che Nio ha riportato l'Italia nel circuito a zero emissioni ingaggiando...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Dopo aver accumulato esperienze sulle vetture ibride, con Toyota in particolare, il giovane vincitore dell'Endurance Cup del Blancpain GT Series 2017 (con Lamborghini Squadra Corse ed in compagnia di Mirko Bortolotti e Christian Engelhart) esordirà su una monoposto a zero emissioni. Se Calderalli potrà avere un futuro in questa specialità è ancora presto per saperlo. Anche perché la Dragon Racing ha due piloti ufficiali come Jerome D'Ambrosio e Neel Jani, che tuttavia sono andati in bianco nei primi due ePrix del quarto campionato ad Hong Kong.
I test riservati ai debuttanti possono costituire una vetrina importante per i piloti. Caldarelli ha voluto ringraziare Jay Penske per l'opportunità che gli ha concesso: «La Formula E è un mercato in grande espansione e anche per noi piloti si tratta di una sfida interessante», ha spiegato aggiungendo di trovare «molto emozionante guidare sui circuiti cittadini».
Techeetach è in una posizione ben diversa rispetto alla Dragon Racing: con Jean Eric Vergne ha già conquistato un secondo ed un quarto posto. Il team cinese non rinuncia tuttavia a far provare l'auto a due piloti interessanti. Makowiecki, in particolare, è sotto contratto con Porsche, costruttore che ha anticipato il suo debutto nel circuito a zero emissioni nella sesta stagione (2019/2020). Leggi l'articolo completo su
Il Mattino