Civic Type R, in pista si trasforma. Emozioni al volante: la sportiva Honda è agile e divertente

Il posteriore grintoso della nuova Honda Civic Type R
DRESDA - Guidare in pista: un’esperienza eccitante, con il valore aggiunto delle indicazioni più precise e approfondite sul comportamento di un’auto in...

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DRESDA - Guidare in pista: un’esperienza eccitante, con il valore aggiunto delle indicazioni più precise e approfondite sul comportamento di un’auto in condizioni limite. Nel caso specifico, ovvero nel test della nuova Honda Civic Type R sulla pista del Lausitzring, il discorso non va riferito tanto alla velocità massima (impossibile raggiungere i 272 km/h dichiarati su un tracciato con rettilineo accorciato), quanto alle capacità di accelerazione, tenuta, handling, frenata. Qualità decisive per un’auto derivata da una placida berlina di serie con l’obiettivo di regalare prestazioni (ed emozioni) da supercar.

 

Il sedile, basso e avvolgente, tiene bene; il volante è regolabile in altezza e profondità: facile trovare la posizione di guida ideale. La strumentazione è digitale, con un display da 7 pollici sul quale è possibile impostare servizi particolari, come i tempi sul giro, la pressione del turbo, la percentuale di utilizzo di acceleratore e freni. Tramite una levetta in console è possibile impostare la guida su tre diverse modalità: Comfort, Sport e Plus R. Cominciamo dalla prima, per prendere confidenza con l’auto e con la pista. Che si rivela molto tecnica, con tratti veloci (fino a 203 km/h in quinta) e altri con saliscendi, cambi di direzione e curve a medio e corto raggio.

Secondo giro in modalità Sport. Poi guida al limite in Plus R. L’assetto s’irrigidisce, il sottosterzo tipico delle “tuttoavanti” si manifesta soltanto se si anticipano gli ingressi in curva e si schiaccia troppo presto l’acceleratore in uscita. Il differenziale autobloccante meccanico svolge bene il proprio ruolo a beneficio della trazione.

A tutela di chi esagera c’è un sistema di assistenza all’handling che interviene fino a frenare le ruote interne, in modo da conservare la giusta traiettoria (solo tenendo schiacciato a lungo il tasto +R si allentano i sistemi di protezione, ma conviene lasciarli attivi). Sterzo, accelerazione, cambio, sospensioni (a controllo elettronico): tutto sembra adeguato ad una guida aggressiva.
 


Nelle curve strette l’auto è agile, in quelle veloci tiene bene la traiettoria. Parte del merito, probabilmente, va anche alle gomme a profilo basso della Continental (su cerchi da 20”). L’impianto frenante della Brembo è eccellente, ma pestando sul pedale nelle staccate ad alta velocità bisogna fare attenzione a qualche ondeggiamento del retrotreno. Il cambio è un manuale a 6 marce che si distingue per precisione e velocità degli innesti, ma anche per una chicca denominata Rev Match Control: è un sistema che interviene in scalata, provvedendo ad una doppietta che simula il tradizionale punta/tacco. Volendo si può disattivare, ma funziona benissimo ed è molto divertente.
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Il Mattino