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TORINO - Cnh Industrial - controllata con il 26,9% da Exor, la holding della famiglia Agnelli - lascia dopo dieci anni la Borsa di Milano. Sarà quotata soltanto a New York. Il management e il consiglio di amministrazione hanno deciso, «dopo approfondite considerazioni e analisi» che gli azionisti potranno trarre maggiori benefici dal listing sul solo Nyse. Oggi le azioni di Cnh Industrial sono scambiate sia a New York sia a Milano. L’intenzione è di accelerare e avere il listino unico entro l’inizio del 2024. L’addio a Piazza Affari non è un segnale di disimpegno dall’Italia, dove Cnh Industrial conta più di 5.000 dipendenti, il numero più alto tra i Paesi Emea. L’azienda ha cinque stabilimenti produttivi (San Piero in Bagno, Cesena, Lecce, Modena e Jesi) e 3 centri di ricerca & sviluppo (San Matteo, Cesena, San Piero in Bagno).
Alla fine del 2023 inaugurerà a Torino la sede europea.
Cnh Industrial ha chiuso il 2022, con ricavi consolidati di 23,55 miliardi di dollari, in aumento del 20,8% rispetto al 2021 e e un utile netto di 2,04 miliardi di dollari rispetto agli 1,8 miliardi dell’anno precedente. Il cda propone un dividendo annuo per azione di 0,36 euro (circa 0,38 dollari). Per il 2023 la società prevede ricavi dalle attività industriali in rialzo tra il 6% e il 10%.
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