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TORINO - Cnh Industrial non venderà Iveco alla cinese Faw Jiefang. La trattativa, che prevedeva anche la cessione di una quota dei motori Fpt Industrial, è saltata. Ora l’azienda, che fa capo alla holding della famiglia Agnelli Exor, andrà avanti con «i piani esistenti in vista della separazione delle attività On-Highway nella prima parte del 2022». Cnh Industrial crede infatti che «sussistano significative opportunità per sviluppare il proprio business On-Highway come fattore di accelerazione nell’attuazione di soluzioni e infrastrutture per trasporti sempre più sostenibili, in linea con le ambizioni del Green Deal dell’Unione Europea». La cessione di Iveco, che sembrava imminente, aveva suscitato molte preoccupazioni tra i sindacati e nel mondo politico.
«Accogliamo con favore e valutiamo positivamente la notizia.
«Accogliamo la notizia con sollievo, tanto più che i volumi produttivi di Iveco sembrano essere in generale ripresa e quindi siamo fiduciosi che questa storica azienda italiana possa andare avanti con le proprie forze», commenta Gianluca Ficco, segretario nazionale della Uilm. «Ora bisogna dare certezze. Ô necessaria la convocazione urgente presso il Mise per dare prospettive occupazionali attraverso l’implementazione del piano industriale fondato sull’innovazione tecnologica», afferma Michele De Palma, segretario nazionale Fiom-Cgil.
«Il tempo delle dichiarazioni alla stampa e del silenzio del tavolo istituzionale - aggiunge - è finito, chiediamo certezze per un settore strategico per il nostro Paese e per le lavoratrici e i lavoratori, con tutti gli strumenti a disposizione del Governo con le risorse del Recovery Fund». «Con o senza Faw è necessario aprire un confronto puntuale con azienda alla presenza anche del Ministero dello Sviluppo economico. È indispensabile una verifica puntuale su stabilimenti, occupazione e prospettive future», dice Ferdinando Uliano, segretario nazionale della Fim. «Crediamo che l’Iveco possa e debba rimanere italiana», aggiunge Roberto Di Maulo, segretario generale Fismic.
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