JESOLO - Sette nel 2017. In questo slogan si riassume l’intenso programma di lanci pianificato da Opel. Un’offensiva di prodotto che non ha precedenti nella storia del...
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Parlando dell’evoluzione della specie Roberto Matteucci, amministratore delegato di Opel Italia, non nasconde soddisfazione e aspettative, perché i nuovi modelli si inquadrano in un settore – quello dei Suv – che rappresenta oggi la fetta più importante del mercato italiano, di cui vale il 27% con la prospettiva di arrivare al 29% quest’anno.
Crossland X, in particolare, affronta una sfida sempre più competitiva: i Suv-crossover da città (è lungo 4,21 metri contro i 4,28 di Mokka X) sono infatti cresciuti dai quattro modelli del 2008 ai 16 contabilizzati l’anno scorso. E il loro peso è contestualmente passato dal 2 al 16% della categoria di competenza. Per imporsi in una compagnia così agguerrita il crossover di Rüsselsheim punta su un corpo vettura filante e distintivo, che mescola abilmente i tipici stilemi di due tipologie di prodotti: dalle monovolume eredita la combinazione tra dimensioni esterne compatte e abitabilità generosa, la funzionalità, il comfort e la flessibilità, mentre al mondo Suv si ispirano l’aspetto sportivo e la seduta alta.
Il rischio di innescare una dannosa concorrenza interna tra due modelli così vicini come dimensioni secondo Opel non esiste, perché il target di clientela è nettamente differenziato sia dal punto di vista economico (il listino di Crossland X finisce praticamente dove inizia quello di Mokka X), sia sotto l’aspetto del concetto di prodotto: l’anima avventurosa di Crossland X si spinge fin dove lo consente l’assenza della trazione integrale, invece disponibile per il “collega” che è un vero Suv. Differente è anche l’approccio progettuale: al contrario di Mokka X, Crossland X è stato progettato partendo dall’abitacolo, poi “avvolto” nei panni più consoni a evidenziarne la personalità. Si tratta del primo modello sviluppato nell’ambito dell’accordo di cooperazione siglato nel 2012 con il gruppo Psa, e forse propedeutico all’acquisizione della casa di Rüsselsheim da parte del gruppo francese ufficializzata in marzo.
Che ci sia o meno un nesso tra le due operazioni, sul piano del prodotto la partnership sembra partita con il piede giusto. Gradevole da vedere, Crossland X si è rivelato anche piacevole da guidare sulle strade che collegano il mare di Jesolo alle colline del Prosecco, un angolo del Trevigiano di cui la pioggia a tratti torrenziale ha ridotto la visibilità ma non la suggestione.
Brillante e sempre ben piantato sull’asfalto, agile e disinvolto anche nei tratti più tormentati, il crossover compatto Opel si è comportato sempre egregiamente, con un’eccellente intesa tra l’assetto e i 5 motori di origine Psa disponibili al lancio: ai 3 cilindri a benzina 1.2 da 81 cv aspirato e turbo da 110 e 130 cv si aggiungono i turbodiesel 1.6 con potenza di 99 o 120 cv. Tutte le unità sono abbinate a cambi manuali a 5 o 6 rapporti, mentre il benzina da 110 cv offre anche l’alternativa di un automatico a 6 marce.
Uno dei principi guida della Opel – la “democratizzazione” della tecnologia – trova in Crossland X un esempio credibile grazie alla dovizia di soluzioni innovative e intelligenti. Idee finalizzate al comfort, come il bagagliaio a volume variabile (da 410 a 520 litri con 5 persone a bordo, fino a 1.255 con due soli occupanti) grazie al divano posteriore che può scorrere di 15 cm in avanti e indietro e gli schienali posteriori non solo abbattibili, ma anche reclinabili con tre diverse inclinazioni. E dispositivi tecnologici che vanno dai fari full Led opzionali con illuminazione della curva a sistemi di assistenza alla guida come la prevenzione dei colpi di sonno, la frenata automatica d’emergenza con riconoscimento pedoni, la telecamera posteriore con visione a 180° e il parcheggio automatico in parallelo o perpendicolare.
Alla connettività provvede l’OnStar, fiore all’occhiello della tecnologia “by GM” che si arricchisce di nuove funzioni (dalle prenotazioni alberghiere alla ricerca del parcheggio) e che continuerà a far parte degli equipaggiamenti Opel anche dopo l’ingresso nella galassia Psa. Non manca la piena integrazione nell’auto degli smartphone compatibili con Apple CarPlay e Android Auto, le cui funzioni si possono gestire tramite touch screen con display variabile da 6 a 8 pollici.
Il listino italiano parte da 16.950 euro per la versione base (disponibile solo da ottobre e prevedibilmente marginale, non più dell’1-2% delle vendite del modello), da 18.450 per la Advance focalizzata sulla connettività e da 19.950 per la top di gamma Innovation che enfatizza i connotati estetici tipici dei crossover. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino