Da Costa trionfa a Marrakech e si prende la leadership. Doppietta DS sfumata, Guenther (BMW) sorpassa Vergne alla fine

La gioia di Felix Da Costa subito dopo il traguardo
MARRAKESH – Per Antonio Felix da Costa quello di Marrakesh è stato un sabato da vero numero uno. Aveva cominciato con il primo posto nella SuperPole, ha proseguito...

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MARRAKESH – Per Antonio Felix da Costa quello di Marrakesh è stato un sabato da vero numero uno. Aveva cominciato con il primo posto nella SuperPole, ha proseguito con una gara di testa (quasi sempre davanti, ad eccezione di qualche giro di “controllo” per salvaguardare l'energia alle spalle di Maximilian Günther) che ha chiuso con la vittoria guadagnando la leadership del mondiale elettrico e consentendo assieme al compagno di scuderia Jean Eric Vergne (terzo) di issare la Ds Techeetah anche al comando della graduatoria a squadre.

 

Il portoghese conquistato il primo successo (il terzo in assoluto) con il team franco cinese, condito con la sua seconda pole in carriera. E fino all'ultima curva immaginava probabilmente anche una gloriosa doppietta. Ma Vergne, che era partito undicesimo, si è fatto sorpassare quando era secondo dal giovane tedesco della Bmw i Andretti, che ha gestito la macchina con la sicurezza di un veterano, facendosi costantemente aggiornare dal “muretto”. Un atteggiamento maturo che, grazie anche al punto ottenuto grazie al miglior tempo delle qualifiche, gli ha consentito di guadagnare la quarta posizione assoluta nella classifica piloti alle spalle del compagno di squadra Alexander Sims, che non è riuscito a terminare la gara.

Se la rimonta del campione del mondo in carica è stata importante, altrettanto (e forse più) si può dire di quella di Mitch Evans. Protagonista di una pole disastrosa, il pilota neozelandese è risalito dall'ultimo al sesto posto, incamerando anche il prezioso punto del giro veloce. Anche Evans ha amministrato in maniera coscienziosa l'energia, “risucchiando” nel finale diversi avversari. A Roma, dove ha vinto lo scorso anno, si presenta come secondo della generale.

L'ePrix si è consumato senza safety car né interruzioni ed ha confermato le difficoltà di alcuni piloti, tra i quali Neel Jani (Tag Heuer Porsche), sempre lontano dalla zona punti. In quest'ultima sono entrati, seppur fuori dal podio, Sébastien Buemi ed Oliver Rowland per la Nissan e.Dams (quarto e nono), lo svizzero con passaporto anche italiano della Rokit Venturi Edoardo Mortara (quinto), Lucas di Grassi (Audi Sport Abt Schaeffler) settimo, e Andrè Lotterer (Tag Heuer Porsche) certamente insoddisfatto dell'ottava piazza visto che è rimasto a lungo in corsa per il podio. Sam Bird (Envision Virgin), finora sempre sul podio, ha chiuso decimo. Sia la Mahindra, che in Marocco aveva sempre fatto bene, sia la Mercedes Eq, che aveva fatto bene finora, hanno dovuto contabilizzare prove sostanzialmente senza onore.


Il 4 aprile, da Costa arriva a Roma (per via del coronavirus l'ePrix cinese di Sanya era già stato cancellato dal calendario) con 11 lunghezze di margine su Evans (56) e 21 su Sims. Con un impressionante bottino di 43 punti (su 48 possibili), la Ds Techeetah ha superato la Bmw i Andretti che si è dovuta accontentare dei 19 conquistati da Günther nella graduatoria a squadre. Il team franco cinese si è portato a quota 98, quello tedesco americano a 90. Molto staccata la terza scuderia, la Panasonic Jaguar (66). Leggi l'articolo completo su
Il Mattino