DTM, Kottmeier (Bmw): «Orgogliosi di Alex: Misano tappa fondamentale per la 24h di Daytona»

Joerg Kottmeier, manager della comunicazione della divisione Sport di Bmw
MISANO ADRIATICO – Se il tempo cambia, Joerg Kottmeier è il primo a saperlo. Anche sul circuito di Misano Adriatico il manager della comunicazione della divisione...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
MISANO ADRIATICO – Se il tempo cambia, Joerg Kottmeier è il primo a saperlo. Anche sul circuito di Misano Adriatico il manager della comunicazione della divisione Sport di Bmw è il più alto di tutti. Ed è anche il più sorridente. Non solo perché con Alex Zanardi, brand ambassador della casa bavarese, ha portato al Dtm nuovi fan. «Con lui abbiamo un grande rapporto – confessa – Siamo stati il primo costruttore che ha voluto lavorare assieme a lui dopo lo spaventoso incidente del 2001. Ci siamo chiesti se avrebbe voluto tornare a gareggiare e come avrebbe potuto tornare a farlo. E poi abbiamo sviluppato assieme un sistema: allora con la 320 SI nel Wtcc. E Alex non si è limitato alla partecipazione alle corse, ma ne ha anche vinte. E così è cominciato tutto, fino a guidare un numero imprecisato di auto, anche di Formula 1 e del Dtm».


Misano è solo una nuova tappa del cammino che avete fatto assieme.
«È un membro della famiglia Bmw da decenni e da qualche anno è anche Bmw brand ambassador e non soltanto pilota ufficiale. Ne siamo particolarmente orgogliosi. Aveva partecipato alle 24h di Spa e abbiamo pensato di fare qualcosa di ancora più grande. L'idea gli è piaciuta molto e così abbiamo deciso di puntare su Daytona».

E poi?
«Ha avuto una grande carriera negli Stati Uniti e la 24h di Daytona è diventato il nostro obiettivo. Solo che prima bisognava in qualche modo sperimentare l'auto e testare la nuova auto senza le protesi. E questo evento si prestava così ne abbiamo parlato ed eccoci qui».

La collaborazione con Bmw ha contribuito a rendere Zanardi un “grande”?
«Alex ha una personalità straordinaria e fantastica. Non solo in auto ma anche nelle paralimpiadi ha sempre dimostrato una grande ambizione e noi siamo la marca che ha cominciato con lui e che ha sempre continuato a lavorare con lui. Noi siamo la sua casa e siamo enormemente contenti di averlo nella nostra famiglia. Ma non siamo stati noi a farlo grande. È stato lui a crescere e noi siamo felici di averlo potuto aiutare a guidare un'auto che gli rende possibile dimostrare quello che persone come lui possono fare».

La speciale messa a punto dell'auto anticipa un programma “dedicato” di Bmw?
«Abbiamo ingegneri che lavorano con aziende esterne che si sono specializzate nella trasformazione, ma noi non abbiamo un programma per i diversi livelli di disabilità. In futuro? In questo momento no, ma non possiamo escluderlo».

Zanardi ha dichiarato di correre almeno per evitare l'ultimo posto.

«Penultimo sarebbe un grande risultato. Questa competizione è brutale. Ekström, che ha anche vinto il Dtm, in ottobre aveva partecipato alla sua ultima gara ufficiale. In maggio, seppur senza test, è tornato in pista per la corsa dell'addio ed ha chiuso ultimo. Il Dtm è difficile in un modo incredibile. Io credo che se arriva al traguardo con la macchina integra e senza venire doppiato sia un grande risultato. Ma il successo della sua partecipazione non dipende da questo. Quello che conta è che sappia far vedere quello che si può fare e che la gente capisca che con la forza di volontà, l'ambizione e la motivazione si possono raggiungere grandi traguardi». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino