Estate da record per il mercato dei veicoli industriali: +80,7% in agosto e +33,5% a luglio. Unrae, ma non crei illusioni

Veicoli industriali
TORINO - Il mercato dei veicoli industriali registra «un incremento da record» nei mesi estivi con 2.784 unità immatricolate a luglio (+33,5%) e 2.540...

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TORINO - Il mercato dei veicoli industriali registra «un incremento da record» nei mesi estivi con 2.784 unità immatricolate a luglio (+33,5%) e 2.540 immatricolazioni ad agosto (+80,7%). Sono le stime del Centro Studi e Statistiche Unrae sulla base dei dati di immatricolazione forniti dal Ministero dei Trasporti. I primi otto mesi dell’anno chiudono in positivo facendo segnare il +21,2%, con oltre 3.500 veicoli immatricolati in più rispetto al 2022. A luglio si confermano in positivo sia la fascia di peso medio-leggera sotto le 16 tonnellate (+25,7%) sia il segmento dei veicoli pesanti di massa uguale o superiore alle 16 tonnellate (+37,7%), mentre registrano un disavanzo i veicoli leggeri sotto le 6 tonnellate (-35,5%). Il rialzo delle vendite di agosto è trainato dall’eccezionale risultato del segmento pesante, che registra il +81,2%.

«Il mercato dei veicoli industriali continua a crescere a ritmi sostenuti, con i primi otto mesi dell’anno che registrano un netto +21,2% sul 2022, grazie soprattutto agli ordini già acquisiti a partire dallo scorso anno. Tuttavia, il buon andamento segnato fin qui non deve creare false illusioni, poiché il boom di immatricolazioni registrato nei mesi di luglio e agosto è in larga parte frutto della situazione contingente determinata dall’introduzione del tachigrafo smart di seconda generazione», commenta Paolo A. Starace, presidente della sezione veicoli industriali dell’Unrae. «L’attuale contesto - sottolinea Starace - continua a preoccupare le Case costruttrici, dal momento che nell’ultimo periodo si sono venute a creare diseconomie che rischiano di ‘drogarè il mercato. Il perdurare della carenza di nuovi dispositivi potrebbe quindi determinare nei prossimi mesi un crollo delle immatricolazioni».

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Il Mattino