ROMA - Verificare l'idoneità degli etilometri per l'accertamento dello stato di ebbrezza di chi si mette alla guida. Lo chiedono i senatori pentastellati Agostino...
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Scientificamente a inficiare il risultato degli etilometri, affermano i due parlamentari nell'interrogazione, «sono riconosciuti elementi quali presenza di sostanze volatili nel cavo orale (come i collutori), il reflusso gastro-esofageo e l' insufficiente collaborazione da parte di chi soffia. Ma il principale elemento di potenziale inattendibilità, sottolineano, «è che l'apparecchio misura la concentrazione di alcol nell'aria espirata, mentre per legge conta quella nel sangue. Quest'ultima è ottenuta dall'etilometro, applicando un fattore di conversione fisso determinato su una media di persone. Chi è fuori media potrebbe risultare in regola anche se è ebbro o punibile anche se ha nel sangue alcol nei limiti».
Gli agenti, dunque, secondo Santillo e Ricciardi, dovrebbero sempre annotare i particolari utili al giudice per valutare l'accaduto, indipendentemente dal risultato del test. «Agli agenti - concludono - è richiesta cautela anche perché le potenziali contestazioni sull'attendibilità degli etilometri riguardano pure la verifica della regolarità degli apparecchi, che compete a loro e può farli finire indagati». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino