EV, con piano antinflazione Usa a rischio 68% produzione batterie in UE. In Italia 48% dei progetti potrebbe essere cancellato

Produzione di batterie per auto elettriche
BRUXELLES - Quasi metà (48%) della produzione di batterie agli ioni di litio pianificata oggi in Italia rischia di andare incontro a ritardi, di essere ridimensionata o...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

BRUXELLES - Quasi metà (48%) della produzione di batterie agli ioni di litio pianificata oggi in Italia rischia di andare incontro a ritardi, di essere ridimensionata o addirittura cancellata. A determinare questa situazione è soprattutto l’Inflation Reduction Act (Ira), la legge approvata da Washington per attirare la produzione di tecnologie verdi.Lo sostiene una nuova analisi della ong sul trasporto sostenibile Transport & Environment (T&E). Emblematico, nota il rapporto, il caso di Italvolt: il progetto inizialmente previsto a Scarmagno vicino Torino potrebbe subire ritardi o venire ridimensionato a favore del suo gemello Statevolt in California. Al momento sullo stabilimento che dovrebbe sorgere in Piemonte persistono incertezze in merito ai finanziamenti e ai permessi necessari alla costruzione. L’analisi dell’organizzazione ambientalista rileva come in tutta Europa sia a rischio il 68% della capacità produttiva di batterie agli ioni di litio prevista per i prossimi anni.

Secondo T&E, di fronte a questo scenario - che vede gli USA diventare particolarmente attraenti per la nascente industria delle batterie - l’Unione Europea deve mettere in campo strumenti comuni di sostegno finanziario con l’obiettivo di far crescere i volumi di produzione, favorendo al contempo procedure autorizzative più snelle. «I piani industriali per la produzione di batterie nella UE sono sotto il fuoco incrociato di Stati Uniti e Cina», dichiara Carlo Tritto, Policy Officer di T&E Italia. «Per competere efficacemente, l’Unione Europea deve dotarsi subito di una politica industriale verde incentrata sulle batterie, fornendo un robusto sostegno per aumentarne i volumi di produzione». Secondo BloombergNEF, la quota europea di nuovi investimenti nella produzione di batterie agli ioni di litio su scala globale è scesa dal 41% nel 2021 ad appena il 2% nel 2022. Contemporaneamente, gli investimenti in batterie negli Stati Uniti e in Cina hanno continuato a crescere.

Leggi l'articolo completo su
Il Mattino