MONZA - Giornate ricche di manifestazioni, come il grande show Ferrari in piazza Duomo a Milano, queste che precedono la novantesima edizione del Gran Premio d’Italia, e di...
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Venne via dalla Ferrari a fine 1976 lasciando il posto al tenebroso Carlos Reutemann che era stato frettolosamente ingaggiato per sostituire Lauda che invece si presentò ancora debilitato a Monza quaranta giorni dopo l’incidente del Nürbugring. Ci vorranno però almeno un paio d’anni perché i tifosi ferraristi scoprano un nuovo idolo in Gilles Villeneuve. “Baffo” intanto è approdato al volante dell’emergente Williams che porta in F1 i primi capitali arabi e il 14 luglio 1979 regala alla scuderia inglese il primo successo sulla pista di casa a Silverstone. Ma la F1 spesso non paga e a fine stagione è ancora una volta Reutemann, alla perenne ricerca della macchina vincente, a soffiare il posto a “Baffo”. La storia come noto ha un finale triste scritto da quell’incredibile incidente a Long Beach dove alla guida della modesta Ensign Clay va a sbattere contro la Brabham di Ricardo Zunino, uno dei tanti “ragazzi con la valigia” che si compravano il volante con i soldi di papà, colpevolmente lasciata in posizione pericolosa dopo il ritiro. E’ dura, molto dura per un uomo così vitale, ma Clay accetterà la nuova condizione e anzi si prodigherà per le persone costrette come lui in carrozzina. Correrà ancora, per esempio con i camion alla Parigi-Dakar e più avanti con una Ford Mustang tra le auto storiche.
L’incidente che ce l’ha portato via a metà dicembre 2006 ha lasciato un grande vuoto e la F1 si scoperta più povera… Leggi l'articolo completo su
Il Mattino