Fca, l'ad: «Dal 2004 sempre raggiunto target finanziari. No speculazioni su consolidamento»

Segio Marchionne, ceo di Fca
BALOCCO - «Dal 2004 a oggi, con l’eccezione della crisi globale del 2008, abbiamo sempre raggiunto i nostri target finanziari». Lo ha affermato l’ad di Fca...

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BALOCCO - «Dal 2004 a oggi, con l’eccezione della crisi globale del 2008, abbiamo sempre raggiunto i nostri target finanziari». Lo ha affermato l’ad di Fca Sergio Marchionne aprendo il Capital Markets Day a Balocco. «Non ci adegueremo mai sugli allori dei risultati raggiunti perché l’unico approccio che conosciamo è quello di guardare sempre avanti, per raggiungere traguardi nuovi e più alti. Il nostro obiettivo ultimo, il vero traguard0, è quello che dobbiamo ancora raggiungere», ha sottolineato Marchionne.


«Tutti i cambiamenti che si prospettano non rappresentano una minaccia - ha spiegato - ci stiamo allenando da 14 anni. In Fca abbiamo imparato a vivere nell’incertezza e siamo pronti a ogni eventualità. L’idea che le tecnologie stanno ridisegnando il nostro ambiente competitivo e il nostro settore non ci fa arretrare. Rimaniamo aperti a valutare tutte le alternative e crediamo in un approccio pragmatico e realistico. Seguire gli altri lungo strade imprudenti e non redditizie non è solo da ingenui ma anche molto pericoloso».

Dal 2015, da quando Sergio Marchionne ha espresso il suo punto di vista sulla necessità di «un cambiamento», «il valore per gli azionisti di Fca è quasi raddoppiato». Lo dice il ceo al Capital Markets Day, sottolineando: «Non sono qui a vantarmi né ad avviare ulteriori speculazioni su un eventuale consolidamento», ma «la tesi di allora è ancora più valida oggi, visto l’aumento dei costi per gli adeguamenti richiesti a livello tecnologico e normativo».  Marchionne oggi è qui «per assicurarvi che quello che vedrete nel piano quinquennale di Fca è basato sugli stessi principi chiave che hanno guidato la nostra performance durante gli ultimi cinque anni e rafforza la capacità di Fca di controllare il suo destino».


Il «fattore di cambiamento» che preme ancora oggi sulle strategie del gruppo è «di carattere tecnologico». Secondo Marchionne, «forze tecnologiche, anche dirompenti, stanno trasformando la nostra industria centenaria» e «l’innovazione digitale nel tempo porterà una vera e proprio definizione dell’intero settore». La sfida per i leader del settore sarà «trovare un punto di equilibrio tra la necessità di usare tecnologie che rispondano alle esigenze dei consumatori in modo tale da evitare sprechi di capitale». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino