Fca richiede la certificazione alle autorità Usa per le auto diesel

Sergio Marchionne ad di FCA
DETROIT - La divisione americana di Fca ha formalmente presentato presso le competenti agenzie per l’ambiente, quella federale Epa e quella californiana Carb, la formale...

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DETROIT - La divisione americana di Fca ha formalmente presentato presso le competenti agenzie per l’ambiente, quella federale Epa e quella californiana Carb, la formale richiesta di omologazione delle versioni 2017 del Suv Jeep Grand Cherokee e del pick up Ram 1500 equipaggiate con il propulsore V6 turbo a gasolio prodotto in Italia. Oltre centomila esemplari di questi veicoli prodotti nello scorso triennio all’inizio del 2017 erano finite nel mirino delle agenzie stesse e del Dipartimento della Giustizia di Washington per presunte irregolarità nei dispositivi che controllano le emissioni.


Fiat Chrysler ha sempre difeso la sua trasparenza, ma proprio nei giorni scorsi le autorità Usa avevano minacciato di alzare i toni se non si fosse trovata rapidamente una soluzione al problema. Ora il costruttore italo-americano dovrà avere l’ok definitivo, ma l’ottimismo è notevole poiché, come spiegato dall’azienda stessa, le nuove tarature del software che consentirebbero l’abbattimento delle emissioni senza penalizzazione per i consumi e le prestazioni, sono state definite dopo mesi di fitto dialogo e di test comuni proprio con i tecnici delle agenzie. Avuto in via libera per gli esemplari che andranno in vendita da qui in avanti gli ingegneri del costruttore italo-americano ritengono che lo stesso software potrà essere inserito anche nelle centraline dei 103.828 veicoli finiti nel mirino superando così definitivamente il problema e chiudendo un dossier che pesava anche sui mercati.

Le borse hanno apprezzato la svolta e il titolo del gruppo con sede ad Amsterdam ha chiuso con un buon 3,9% a Milano e parto con un +4% a Wall Street recuperando buona parte delle perdite del giorno precedente. A piazza Affari c’è stato il controsorpasso di Fca su Ferrari (-2%) che il giorno precedente aveva superato il valore di capitalizzazione della sua ex controllante (14,43 miliardi contro 14,22). L’azione Fca, in ogni caso, è in crescita del 19,4% dall’inizio dell’anno e del 60% negli ultimi 12 mesi.

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Il Mattino