Ferrari al lavoro a Fiorano: oltre 100 giri per Leclerc con la monoposto del 2018

Nella foto, Charles Leclerc
Charles Leclerc è tornato al volante di una monoposto di F1, per la precisione la Ferrari SF71-H del 2018. Lo ha fatto sul circuito di Fiorano dove la Ferrari sta...

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Charles Leclerc è tornato al volante di una monoposto di F1, per la precisione la Ferrari SF71-H del 2018. Lo ha fatto sul circuito di Fiorano dove la Ferrari sta conducendo una tre giorni di lavoro molto interessante. Lunedì hanno girato i giovani del programma Academy, martedì è stato il turno del pilota monegasco che 44 giorni dopo l'ultimo Gran Premio disputato, quello di Abu Dhabi, ha ripreso in mano un volante. I test che la Ferrari sta svolgendo sono con la vettura del 2018 perché il regolamento non consente (se non per soli 100 km) di provare con monoposto dell'anno in corso o delle due stagioni precedenti.

Leclerc ha compiuto più di 100 giri sfruttati al meglio per allenarsi: "Tornare in macchina è stato bello, anzi, bellissimo. La giornata è stata semplicemente perfetta e ci ha permesso di completare tutto il piano di lavoro previsto. Me la sono proprio goduta", ha spiegato Leclerc. Il lavoro si è concentrato anche sulle simulazioni di partenza e chissà se sono state provati particolari che saranno poi trasferiti sulla Ferrari di questa stagione, benché i limiti regolamentari per via del Covid-19 non permettano grandi modifiche rispetto alle macchine del 2020. 

Leclerc si è tolto la ruggine accumulata dal GP di Yas Marina a oggi in attesa dei test collettivi pre campionato che si terranno in Bahrain dal 12 al 14 marzo. Per Charles, sarà un anno molto importante, il primo in Ferrari senza un compagno esperto come Sebastian Vettel. Leclerc ha ampiamente vinto il confronto contro il tedesco, privo di motivazioni dopo aver ricevuto il ben servito ancora prima della gara iniziale del campionato 2020. Leclerc nonostante una vettura non competitiva, la SF1000, ha disputato gare dignitose mettendosi in luce anche in qualifica con alcune prestazioni a dir poco notevoli portando la Ferrari in seconda fila per quattro volte.

Due i podi conquistati grazie al secondo posto della corsa inaugurale in Austria e al terzo ottenuto a Silverstone. Ma ci sono stati anche errori da parte di Leclerc, come quello nella seconda gara disputata in Austria quando ha centrato il compagno di squadra Vettel, o nel pazzo Gran Premio di Turchia quando ha gettato al vento un podio certo venendo sopraffatto all'ultima curva da Sergio Perez e da Vettel. Ma anche errori strategici, soprattutto nella gestione delle gomme.

Quest'anno Leclerc dovrà trarre insegnamento dagli sbagli commessi, di certo non lo attende un campionato in discesa in quanto le poche modifiche che si potranno fare sulla vettura non cambieranno la competitività scarsa della SF1000. Si spera invece molto nel motore, ma anche qui tutto rimane una incognita. E sarà interessante il confronto con il nuovo arrivato Carlos Sainz, pilota giovane (26 anni), ma esperto avendo partecipato a 118 Gran Premi (Leclerc ne conta 59) con Toro Rosso, Renault e McLaren. Sainz ha dimostrato negli ultimi due anni con il team di Zak Brown di essere velocissimo in gara, magari un po' meno in qualifica, e di saper leggere con intelligenza ogni fase del Gran Premio. La sensazione è che Leclerc dovrà rimboccarsi le maniche dopo il facile dualismo con un Vettel abbacchiato...

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Il Mattino