Ferrari, la conquista del terzo posto nel Mondiale Costruttori è sempre più vicina

La Ferrari di Leclerc
A tre Gran Premi dal termine, 31,5 punti di vantaggio sarebbero tanti persino fra Mercedes e Red Bull, che si giocano vittorie e titolo. Figuriamoci tra Ferrari e McLaren, che in...

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A tre Gran Premi dal termine, 31,5 punti di vantaggio sarebbero tanti persino fra Mercedes e Red Bull, che si giocano vittorie e titolo. Figuriamoci tra Ferrari e McLaren, che in weekend normali raccolgono bottini inferiori. Per questo motivo, l'allungo della Rossa in Brasile sulla diretta rivale potrebbe essere decisivo per il terzo posto nel Mondiale Costruttori: obiettivo fissato a inizio stagione, poi un po' rinnegato dal team principal Mattia Binotto, e tornato a far gola nella fase conclusiva del calendario, quando sembra davvero tra le mani. A Interlagos, con Charles Leclerc quinto e Carlos Sainz sesto, la scuderia di Maranello ha messo in cascina 19 punti totali, compreso il +1 dello spagnolo nella Qualifying Sprint di sabato. Sainz al via della corsa principale ha rischiato grosso toccandosi proprio con la McLaren di Lando Norris, che ha avuto la peggio con una foratura ed è stato costretto a rimontare, chiudendo decimo. Per lui, un solo punticino. Daniel Ricciardo, invece, si è dovuto ritirare per una perdita di potenza. La situazione dice quindi 287,5 punti per il Cavallino, 256 per la compagine di Woking.



"Questi 31,5 punti non ci fanno illudere che i giochi siano fatti, tutt’altro. Sappiamo bene che le cose possono cambiare in fretta e che i nostri avversari sono molto forti", ha avvertito Binotto. Anche perché si dovrà correre a Losail e Jeddah, due circuiti inediti e sulla carta favorevoli alla MCL35M, spinta dal più prestante motore Mercedes. Ma il responsabile McLaren, Andreis Seidl, non promette il controsorpasso: "Dobbiamo cominciare a essere realisti su cosa si può raggiungere". Dopo la clamorosa vittoria (anzi doppietta) di Monza, che comunque darà un senso a tutta la stagione, la McLaren sembrava lanciatissima per chiudere terza come nel 2020. In Russia poteva addirittura arrivare un altro successo, senza la cattiva lettura delle condizioni meteo nel finale da parte di Norris, che era partito dalla pole. Da quel momento la McLaren ha forse perso un po' il ritmo: "È chiaro che su alcune piste la nostra auto sia molto più forte, ma non siamo stati capaci di ottenere quanto era alla nostra portata", ha confessato Seidl.


La Ferrari, al contrario, in queste settimane ha tenuto un buon ruolino di marcia, aiutata inoltre dal nuovo sistema ibrido montato sulla SF21. Rilassarsi è vietato, ma c'è un tesoretto interessante da gestire. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino