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MARANELLO - Nel primo trimestre 2023, Ferrari ha registrato un utile netto di 297 milioni di euro, in crescita del 24% rispetto allo stesso periodo di un anno fa. I ricavi sono saliti del 20% a 1,429 miliardi di euro, con consegne in crescita del 10% a 3.567 unità. L’Ebitda è salito del 27% a 537 milioni di euro, con margine aumentato di 200 punti base a 37,6%. L’Ebit ammonta a 385 milioni (+25%) con margine al 26,9% (+100 punti base). L’Eps base è pari a 1,63 euro (+25%) e quello diluito di 1,62 euro (+26%). I risultati trimestrali sono migliori delle attese del mercato: il consensus di FactSet era per ricavi pari a 1,384 miliardi, un Ebitda di 506 milioni con margine al 36,5%, un Ebit di 356 milioni e margine al 25,7% e un utile netto di 271 milioni di euro, con eps di 1,51 euro. La generazione di free cash flow industriale del primo trimestre è stata pari a 269 milioni di euro, trainata dall’aumento dell’Ebitda, in parte controbilanciato dalla variazione negativa del capitale circolante, da accantonamenti e altre voci (99 milioni) e da spese in conto capitale per 150 milioni.
L’indebitamento industriale netto al 31 marzo 2023, pari a 53 milioni di euro rispetto a 207 milioni al 31 dicembre 2022, riflette anche il riacquisto di azioni proprie (97 milioni). Al 31 marzo 2023 la liquidità complessiva disponibile era pari a 2.059 milioni (2.058 milioni al 31 dicembre 2022), incluse linee di credito committed inutilizzate per 618 milioni di euro.
I ricavi da Automobili e parti di ricambio sono stati pari a 1.241 milioni di euro (in crescita del 23,2% o 20,6% a cambi costanti), grazie all’aumento dei volumi, al mix prodotti e Paesi più ricco e al contributo delle personalizzazioni e del pricing. L’aumento dei ricavi da Sponsorizzazioni, proventi commerciali e relativi al marchio a 130 milioni (+15,2% o +11,1% a cambi costanti), è attribuibile principalmente al migliore posizionamento nel campionato di Formula 1 dell’anno precedente e al contributo delle attività lifestyle. La contrazione dei ricavi dei Motori (-11,5% a 33 milioni) riflette la diminuzione delle consegne a Maserati, con l’approssimarsi della scadenza del contratto nel 2023. I cambi, inclusi quelli di transazione, di conversione e comprensivi delle operazioni di copertura, e in particolare il Dollaro Statunitense, hanno determinato un impatto positivo per 28 milioni di euro. Ferrari ha confermato la guidance per il 2023 che prevede ricavi netti pari a circa 5,7 miliardi di euro, contro 5,1 miliardi del 2022. Inoltre, la Casa di Maranello si aspetta un Ebitda rettificato tra 2,13 e 2,18 miliardi di euro, con margine al 38% e un Ebit rettificato tra 1,45 e 1,50 miliardi, con margine al 26%.
Per la fine dell’anno, inoltre, Ferrari si aspetta un Eps diluito adjusted tra 6 e 6,20 euro, con un free cash flow industriale fino a 900 milioni di euro. Tali stime sono confermate, come spiegato in una nota, sulla base di alcune ipotesi: mix molto positivo sostenuto da un ricco portafoglio prodotti, dalla Ferrari Daytona SP3 e dalle personalizzazioni; aumento dei prezzi per controbilanciare l’attuale inflazione dei costi; aumento degli ammortamenti legato all’avvio della produzione di nuovi modelli; contenuto miglioramento dei ricavi da attività racing e lifestyle; generazione di free cash flow industriale sostenuta da una forte profittabilità, parzialmente compensata da spese in conto capitale disciplinate per sostenere lo sviluppo a lungo termine eda un capitale circolante negativo.
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