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Se in Europa i marchi generalisti hanno dimenticato le auto sportive, in Giappone le grandi case non hanno mai smesso di avere a listino modelli rivolti agli amanti della guida e delle prestazioni. La buona notizia che viene dal Japan Mobility Show è che hanno tutta l’intenzione di continuare, anzi rincareranno la dose con una serie di novità dal sapore antico, ma dotandole della migliore tecnologia dei nostri giorni. La prima è la Honda Prelude, coupé 2+2 prodotta tra gli anni ’70 e 2000 in oltre 800mila esemplari che a Tokyo si è ripresentata a sorpresa in forma di concept senza dichiarare un solo dato tecnico, ma con un livello di definizione tale che è facile prevederne il debutto su strada tra non molto. Sarà elettrica? Sicuramente sarà elettrificata e sarà un modello globale.
Non si sa se invece potrebbe tornare da noi la Copen, fumettistica roadster due posti a trazione posteriore che Daihatsu ha venduto anche da noi.
Ispirata invece alla GT-R è la Nissan Hyper Force, supersportiva elettrica con batteria allo stato solido e trazione integrale E-4orce per scaricare a terra 1.000 kW, più del doppio della GT-R attuale. L’abitacolo è stato progettato dalla Polyphony, l’azienda creatrice del videogioco Gran Turismo. Alta interattività, ma senza sconfinare nel mondo del virtuale è proposta dalla Toyota FT-Se, coupé 2 posti elettrica dallo stile graffiante che potrebbe essere l’antipasto della nuova MR-2 con la possibilità di aggiornare continuamente tutta l’elettronica di bordo, affinando così continuamente la risposta di motore, sterzo e assetto per un piacere di guida che migliora con il tempo, come il buon vino. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino