GAYDON - «Io amo la Formula E», ha esultato Andy Palmer, ex manager di spicco di Nissan chiamato tra anni fa a fare il numero di Aston Martin. L'amore per la...
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Per il momento, Aston Martin non ha nemmeno un'auto elettrica, anche se la RapidE, il primo modello a zero emissioni della casa di Gaydon, controllata da Investindustrial, il fondo dell'italiano Andrea Bonomi, arriverà nel 2019. Palmer è sembrato ipotizzare un possibile approdo alla Formula E in un'intervista alla versione europea della testata specializzata Automotive News. Il glorioso marchio britannico potrebbe raggiungere il circuito a partire dalla seconda metà del 2019, quando cioè comincerà anche la sfida di Porsche e Mercedes.
L'uscita di Palmer ha già un primo sicuro effetto: tenere alta l'attenzione sul marchio, che realizzerà la RapidE in appena 155 esemplari. Ma che ha anche annunciato la propria eco-svolta. Al primo modello a zero emissioni ne seguiranno altri, tanto che con il 2030 un quarto dei volumi sarà garantito da auto a batterie ed il resto sarà costituito da varianti ibride. Circa la Formula E se ne saprà di più forse già l'anno prossimo. Un altro costruttore britannico è già impegnato nel circuito, la Jaguar, che per la seconda stagione ha già ingaggiato uno dei due ex campioni del mondo della specialità, Nelson Piquet jr. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino