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PARIGI - La Francia gioca la carte del bio-etanolo per ridurre le emissioni dei veicoli a benzina. Secondo i dati pubblicati dalla rivista specializzata ‘l’Argus’ allo scorso 31 gennaio il 36% delle stazioni di servizio che distribuiscono oltre 500 metri cubi di prodotti petroliferi l’anno vendono l’E85, il biocarburante composto all’85% da bio-etanolo e al 15% da benzina senza piombo. Un dato in miglioramento rispetto al 30% registrato nell’analogo periodo del 2022, mentre sono quadruplicate in un anno le vetture convertite per l’utilizzo di questo carburante di origine vegetale, con un rialzo del 299,7% a 52.223 unità. La trasformazione delle auto a benzina per circolare con l’E85 (85% bio-etanolo e 15% benzina) richiede in Francia l’installazione di un’apposita ‘scatolà (boŒtier) omologata per consentire al motore a benzina di usare indifferentemente il carburante vegetale o quello di origine fossile.
L’operazione, a seconda della complessità di ogni singolo motore, può costare tra 700 e 1.500 euro, con tanto di omologazione per il nuovo carburante sul libretto di circolazione (‘carte grisè in Francia).
Il Mattino