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DETROIT - Dopo aver vinto con soddisfazione anche monetaria, visti i 214 milioni di dollari della commessa, la gara lanciata dall’Esercito Usa per la fornitura di 649 unità dell’Infantry Squad Vehicle (ISV) GM Defense punta ora su una estensione “elettrica” del programma. Sfruttando l’importanza degli investimenti fatti in tema di modelli elettrici, compreso il nuovissimo Hummer, General Motors ha dato infatti mandato alla controllata GM Defense - che quattro anni fa ha segnato il rientro del colosso di Detroit nel settore militare - di puntare ad un altro degli obiettivi indicati come priorità dal Pentagono, il passaggio ai veicoli elettrici in grigio-verde.
Secondo Steve duMont, presidente di GM Defense, l’azienda potrebbe sfruttare per questa secondo programma anche il valore di quella «velocità nelle consegne che già stiamo fornendo ed è una parte fondamentale e strumentale del valore che portiamo alla Difesa e al Governo», riferendosi evidentemente al fatto che la consegna dei primi ISV all’esercito è avvenuta entro 120 giorni dall’aggiudicazione del contratto.
Fra gli elementi del capitolato del Pentagono - va ribadito - non c’è soltanto la riduzione delle emissioni di CO2, così come punta a fare l’amministrazione Biden, ma ci sono anche importanti vantaggi tattici, primi fra tutti la silenziosità e le ridotte emissioni di calore per limitare la possibilità di avvistare il veicolo tramite visori all’infrarosso.«La maggior parte dei sistemi di puntamento utilizza ancora dispositivi di localizzazione a infrarossi - ha spiegato demoni - Stiamo iniziando a vedere molta attenzione sui vantaggi tattici dell’elettrificazione».
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