LOS ANGELES - Il futuro elettrico della mobilità, almeno per ora, è concentrato nell'alto di gamma. Le future Opel Ampera-e o Tesla Model 3, o le attuali Renault...
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Uno di questi è EMotion, la sportiva elettrica sviluppata dal designer olandese Henrik Fisker che torna così ad affacciarsi da protagonista sul palcoscenico planetario dell'automotive dopo il fallimento del progetto Karma, peraltro rilevato dai cinesi di Wanxiang che lo rilanceranno con il nome di Revero. La notizia che accompagna la presentazione del modello è l'autonomia dichiarata: 640 chilometri.
Il bolide a zero emissione (260 km/h di velocità di punta) monta un sistema di batterie anticipato come rivoluzionario da Fisker, che aveva fatto sapere di essersi guardato attorno per capire cosa avesse da offrire il mercato. I nuovi e potenti accumulatori sfrutterebbero il grafene, un materiale le cui applicazioni hanno fruttato il premio Nobel per la fisica a Andrej Gejm e Konstantin Novoselov. Il grafene ha la resistenza meccanica del diamante e la flessibilità della plastica ed il suo utilizzo nelle batterie sarebbe in grado di farne lievitare la capacità di stivaggio dell'energia con una riduzione degli ingombri.
Della prossima EMotion si conoscono ben pochi dettagli, se non il posteriore, grazie ad un'immagine diffusa dallo stesso Fisker grazie al proprio canale social. In precedenza si era vista un'ipotesi che lasciava intuire un'apertura delle portiere verso l'alto. Quella che sembra certa, è la dotazione altamente tecnologica dell'auto, già equipaggiata con radar e telecamere per la guida autonoma. Un primo prototipo di EMotion dovrebbe venire presentato verso la seconda nel 2017.
Il Mattino