Il superammortamento spinge l'auto aziendale: ecco come funziona

I numeri dicono che dall’entrata in vigore degli sgravi fiscali, operativi dal 15 ottobre scorso, la vendita dei mezzi commerciali ha mostrato evidenti segni di vivacità
ROMA - Il superammortamento del 140% ha dato impulso all’auto aziendale e, anche se nessuno sa ancora quantificarne l’incidenza in un quadro di oggettiva ripresa del...

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ROMA - Il superammortamento del 140% ha dato impulso all’auto aziendale e, anche se nessuno sa ancora quantificarne l’incidenza in un quadro di oggettiva ripresa del mercato, i numeri dicono che dall’entrata in vigore degli sgravi fiscali, operativi dal 15 ottobre scorso, la vendita dei mezzi commerciali ha mostrato evidenti segni di vivacità.


Il balzo c’è già stato a novembre (+37%), confermato dal +30,1% del primo trimestre e dal +33,4% per quelli industriali. In che cosa consiste questo cosiddetto superammortamento? Significa che, nel momento dell’acquisto di un mezzo aziendale, il fisco riconosce una quota di ammortamento superiore del 40% portando i limiti attuali, pari a 18.076 euro e 25.306 euro per gli agenti e rappresentanti, rispettivamente a 25.823 e 36.152 euro, inoltre il superammortamento non esclude il ricorso ai finanziamenti agevolati per l’acquisto di beni strumentali previsti dalla nuova legge Sabatini. Tale bonus vale non solo per le aziende, ma anche per liberi professionisti, artigiani e per le auto a deducibilità parziale, ovvero quelle ad uso promiscuo o date in benefit ai dipendenti. In questo caso la deduzione ammonta al 70% mentre per le auto non assegnate, i limiti di ammortamento rimangono intatti.

Per le auto in leasing, la legge stabilisce che l’extra deducibilità riguarda la quota capitale del canone e il costo del bene, non gli interessi. Ma c’è anche un altro bonus e riguarda il limite di deducibilità che aumenta del 40% e passa dunque dal 20 al 28% mentre per i rappresentanti, che godono di una deduzione all’80%, la maggiorazione sale al 100%. Il doppio beneficio vale per le auto in leasing, ma non per quelle in noleggio a lungo termine. Questo naturalmente fa storcere un po’ il naso ad Aniasa che plaude all’attenzione che le istituzioni dedicano finalmente alla fiscalità dell’auto, ma ricorda che il superammortamento non riguarda direttamente i clienti del noleggio e allevia solo in parte – e non uguale per tutti – il fiscal divide tra l’Italia e gli altri paesi e solo fino al 31 dicembre. A quella data scadrà anche il regime di proroga che consente di applicare l’aliquota forfettaria del 40% al posto di quella totale che vige nel resto d’Europa determinando una zavorra competitiva per il sistema delle imprese. Potrebbe essere l’occasione buona per rivedere l’intera fiscalità dell’auto e renderla più leggera, semplice, equa e trasparente.

 
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Il Mattino