L'Alleanza Renault-Nissan-Mitsubishi al vertice delle vendite mondiali di auto nel 2017

Carlos Ghon, presidente e ceo dell'Alleanza
PARIGI - Tra i due litiganti il terzo gode. Il proverbio di antica memoria trova attualissima conferma nel mondo delle quattro ruote, dove nel tradizionale duello...

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PARIGI - Tra i due litiganti il terzo gode. Il proverbio di antica memoria trova attualissima conferma nel mondo delle quattro ruote, dove nel tradizionale duello Volkswagen-Toyota per la leadership assoluta delle vendite automobilistiche si è inserito di prepotenza un outsider tanto inatteso quanto agguerrito.


In questo ipotetico «torneo» che tutti sembrano guardare con sufficienza, ma in realtà che gratifica i vincitori (e i ancor più i giornalisti), a guidare le danze nel 2017 è stata l'Alleanza Renault-Nissan, forte dei 10,6 milioni di unità vendute, tra automobili e veicoli commerciali. Un colpo di reni propiziate dalle immatricolazioni aggiuntive della Mitsubishi, che dalla fine del 2016 è integrata nell'Alleanza guidata da Carlos Ghosn.

In realtà se si considera l'universo mondo del trasporto su gomma il gradino più alto del podio spetta ancora alla galassia di Wolfsburg con 10,7 milioni di consegne che tengono conto anche dei 183.500 veicoli industriali Man e Scania. Ma questo non inficia la performance del gigante franco-nipponico, numero uno della mobilità individuale e del traporto commerciale leggero, cioè la stragrande maggioranza dei veicoli che frequentano abitualmente le nostre strade.

Un gruppo di cui fanno parte dieci marche (alle tre «capilista» si aggiungono infatti Renault Samsung in Corea, Venucia in Cina, Dacia, Alpine, Datsun, Infiniti e Lada) presenti in circa 200 Paesi e capaci nel 2017 di migliorare del 6,5% i risultati dell'anno precedente grazie al record di Renault (+8,5% a 3.761.634 consegne), al buon andamento di Nissan Motor (5.816.278 immatricolazioni, +4,5%, con il brand di lusso Infiniti al +7%) e all'exploit di Mitsubishi che con una crescita del 10% ha superato il muro del milione di unità, soprattutto per il traino dell'autentico boom (+56%) registrato in Cina.

In questo contesto l'Alleanza ha ribadito la propria leadership globale nel campo della mobilità elettrica, con la Nissan Leaf che ha superato le 300.000 unità vendute dal lancio (e la seconda generazione ha registrato 40.000 prenotazioni tra Giappone – dove è già in vendita – Usa ed Europa, dove invece sbarca nel corso del 2018), mentre Renault riafferma il proprio predominio «elettrico» nel Vecchio Continente, con una quota del 23,8% nello specifico mercato e una crescita del 38% rispetto all'anno precedente.


Tutto sembra dunque procedere nel migliore dei modi verso il traguardo indicato da Carlo Ghosn ed esplicitato nel piano strategico «Alliance 2022», anno nel quale l'obiettivo di vendita è di 14 milioni di veicoli, capaci di generare un fatturato di 240 miliardi di dollari grazie all'apporto, tra l'altro, di 12 nuovi modelli a emissioni zero e di 40 veicoli con tecnologie di guida autonoma. In termini di singoli mercati, i più importanti per l'alleanza sono risultati nell'ordine Cina, Usa e Francia, con l'Italia in nona posizione, mentre è quinta per il gruppo Renault, che a sua volta vede sul podio Francia, Russia e Germania. Il nostro Paese non rientra nella top ten né per Nissan (Usa, Cina e Giappone i primi tre), né per Mitsubishi, che presenta lo stesso podio ma con posizioni invertite tra Usa e Cina. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino