Entrare in zona punti alla prima gara del Mondiale 2020. Era questo l'obiettivo della vigilia del GP di Austria per Antonio Giovinazzi, che è riuscito a centrarlo al...
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Il Red Bull Ring, per Giovinazzi, si rivela un circuito amico: nel 2019 ha raggiunto la prima top 10 della carriera, e dodici mesi dopo, nel calendario rivoluzionato dal Coronavirus, ha inaugurato nel verso giusto una stagione che si preannuncia fondamentale per il suo futuro. Quella in cui è chiamato alla maturazione definitiva, così da assicurarsi una permanenza a lungo termine nel Circus. Gioca a favore l'aver battuto il compagno Raikkonen, e in gara, senza il favore delle telecamere, Antonio è riuscito addirittura a superare la Ferrari di Sebastian Vettel. Come erede del tedesco il team di Maranello per il 2021 ha preferito puntare su Carlos Sainz e Giovinazzi nelle scorse settimane ha accettato il verdetto ("non era ancora il momento"), ma ora può dimostrare che non sarebbe stata una scelta azzardata. E magari scrollarsi di dosso un po' di pressione fastidiosa: già da tempo molti opinionisti in Germania spingono affinché venga promosso Mick Schumacher, ora in F2, per sostituirlo. Ma con altre prestazioni del genere, l'italiano potrà tenersi stretto il sedile in Alfa. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino