Dallara proseguirà nella fornitura esclusiva delle monoposto per il campionato Indycar

Una gara del campionato Indycar
Uno dei pochi motivi di vanto del motorsport italiano è rappresentato da due costruttori, telaisti, che monopolizzano l'intero panorama mondiale delle categorie...

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Uno dei pochi motivi di vanto del motorsport italiano è rappresentato da due costruttori, telaisti, che monopolizzano l'intero panorama mondiale delle categorie per monoposto che accompagnano verso la F1. Sono la Dallara, che si trova a Varano de Melegari (Parma) e la Tatuus di Concorezzo, non lontano da Monza. Della Dallara sono tutte le vetture della Formula 2 e Formula 3, della Euroformula Open, della Super Formula e della Super Formula Lights giapponesi, della Indycar e della Indy Lights americane. Della Tatuus invece, sono tutte le monoposto della addestrativa Formula 4 (in Italia, Spagna, Germania, Gran Bretagna, Brasile), della Formula Regional European ed Asia, del British F3 mentre in America sono Tatuus le vetture della Indy Pro e della USF2000. Un trionfo assoluto per il made in Italy che negli ultimi 20 anni, grazie ad una scuola tecnica inarrivabile, alla serietà e professionalità messe in campo, alla bontà dei materiali proposti, ha letteralmente scalzato costruttori inglesi come Lola, Reynard, March, Ralt, Chevron, che fino al 2000 avevano in mano le varie categorie.

E' notizia dei giorni scorsi che la Dallara continuerà a fornire i telai per l'Indycar anche per la prossima generazione di vetture grazie ad un accordo di estensione pluriennale. L'annuncio è stato dato dal Penske Entertainment Group, proprietario della categoria. La collaborazione, iniziata nel 1997 in competizione con altri costruttori, e diventata monofornitura nel 2006, proseguirà quindi per diverse stagioni. Probabilmente almeno sei o più, stando ai normali ritmi degli avvicendamenti regolamentari. La prossima fornitura sarà cruciale per la categoria, e vedrà protagoniste vetture che nasceranno già con l'integrazione dell'aeroscreen, apposto a inizio 2020 alle attuali vetture nate nel 2018. Inoltre, è già partita la sfida per l'adozione di sistemi di propulsione ibrida, che verranno implementati nel 2023 sul telaio attuale, ma saranno "nativi" della generazione successiva con potenze che saliranno ulteriormente.



L'esordio di Dallara nella serie americana è stato come detto nel 1997, con la prima di 21 vittorie alla Indy 500 arrivata con Eddie Cheever nel 1998. Nel 2003, la nascita del modello più iconico, la IR03, che ha soppiantato le rivali e si è estesa nella propria vita sino al 2011. Poi, nel 2012, l'arrivo della DW12 con bodykit aerodinamici differenziati per costruttore, e poi l'evoluzione IR18, l'attuale, con configurazioni aerodinamiche uguali per Chevy e Honda.‍ Leggi l'articolo completo su
Il Mattino