La Germania dell'auto torna a crescere, Dacia (+109%) brilla nel mercato premium. Più elettriche, ma meno plug-in

Una fabbrica Volkswagen
BERLINO – In gennaio, Dacia è stato il marchio cresciuto di più in Germania, il più grande mercato d'Europa e, soprattutto, quello domestico dei...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

BERLINO – In gennaio, Dacia è stato il marchio cresciuto di più in Germania, il più grande mercato d'Europa e, soprattutto, quello domestico dei costruttori premium. I volumi del brand del gruppo Renault (la Losanga ha invece ceduto quasi il 32%) sono lievitati del 109% (poco meno di 4.000 auto immatricolate) per una penetrazione del 2,2%. Si tratta di un aumento di tredici volte superiore alla media del mercato, che ha chiuso a +8,5 con oltre 184.000 registrazioni rispetto allo stesso mese del 2021, di gran lunga il peggiore dalla riunificazione del Paese. Il segnale positivo è la ripresa del canale privati (+32%), che ha inciso per il 35% delle vendite del mese.

Le emissioni medie di Co2 della flotta hanno subito una nuova contrazione (-1,7%) e sono scese a 123,8 g/km. Si tratta di uno degli effetti collaterali del mix di vendita che comprende una ripresa (+7,2%) dei volumi delle auto a benzina (36,7% del totale). Le consegne di vetture alimentate a gasolio hanno rappresentato meno del 22% con una flessione di quasi il 10,5%. In gennaio sono state targate in Germania 20.892 auto elettriche (+28%) pari ad una quota dell'11,3%.

L'onda lunga delle plug-in si è almeno provvisoriamente esaurita: le immatricolazioni sono state 18.900, in calo dell'8,2%. La quota complessiva delle ibride (54.126) è stata del 29,4% (+19,1%): la penetrazione delle macchine elettrificate è del 40,7%. Quasi clamoroso, invece, l'aumento delle consegne di auto a Gpl (la tecnologia di Dacia per ridurre le emissioni): +366,5% seppur con una quota inferiore all'1%.

Oltre al marchio franco rumeno, solo Subaru (321 auto immatricolate) è andata in tripla cifra contabilizzando un aumento delle vendite del 104,5% in gennaio. Fra i brand esteri, quelli asiatici hanno fatto registrare crescite significative: Honda (+90,6%), Mazda (+81,7%), Mitsubishi (+58,9%), Hyundai (+55,7%), Kia (+40,6%) e Toyota (+40,5%). Jeep e Alfa Romeo hanno brillato fra i marchi di Stellantis, rispettivamente con +45,8% e +31,8%. Fra quelli tedeschi, Mini (di proprietà del gruppo Bmw) è lievitata del 92,5% (poco meno di 3.500 targate), Porsche (oltre 2.500) del 32,6% e Audi del 28,3%. Gennaio è stato decisamente amaro per smart (-35%), per Nissan (-32,8%), per Ford (-22%).

Leggi l'articolo completo su
Il Mattino