JEREZ - Per permettere ai tifosi di condividere l’impresa, su Twitter c’era l’hashtag dedicato: #MM93Comeback. Marc Marquez una pagina di storia del motociclismo...
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In prima fila il nizzardo del team Petronas Yamaha sarà affiancato da Maverick Vinales con la Yamaha ufficiale e da uno strepitoso Francesco Bagnaia (Ducati Pramac), mai così alto in griglia nella massima cilindrata. Un grande passo avanti lo ha compito Valentino Rossi: la Yamaha del »Dottore« apre la seconda fila, condivisa con il portoghese Miguel Oliveira (KTM Tech 3) e con Franco Morbidelli (Petronas Yamaha). In ritardo le Ducati factory: quarta fila per Danilo Petrucci con l’11/o tempo, quinta per Andrea Dovizioso con il 14/o. A far parlare in futuro di questo sabato spagnolo, però, sarà soprattutto la sfida persa da Marquez con la sua umanità. Nonostante l’arto livido e con evidenti i segni dell’intervento, è salito sulla sua Honda per sostenere due manche di libere, rimediando un 19/o ed un 16/o tempo. Quindi ha preso il via nella Q1, ma dopo appena un giro è rientrato al box e poi nel motorhome. Qui la decisione, in accordo con Honda, che in queste condizioni prendere il via sarebbe stato un inutile azzardo. »Marquez sente ancora dolore - ha spiegato Alberto Puig, team manager del marchio giapponese - così abbiamo deciso insieme che la cosa migliore è pensare alla prossima gara. Non prenderemo altri rischi. Marc si sentiva bene dopo l’intervento, per questo ha deciso di tentare«.
Per non ritrovarsi a zero punti dopo il doppio appuntamento andaluso, in una stagione così serrata. »Quando ho iniziato le qualifiche ho avuto una strana sensazione al braccio, come se fosse morto - ha raccontato lucidamente il pilota - A quel punto ho deciso di fermarmi«. Marquez ha spiegato perché è dovuto a tutti i costi volare in Andalusia, pochi giorni dopo l’impianto di una placca: »Volevo capire dove poteva arrivare il mio corpo. Io sono ottimista, per me il bicchiere è sempre mezzo pieno. Ho detto alla Honda che sarei andato a Jerez per provarci e l’ho fatto. Adesso posso dormire tranquillo«. Proprio ciò di cui ha bisogno per continuare la riabilitazione e presentarsi in condizioni accettabili a Brno (7-9 agosto). L’autore della pole ha reso omaggio alla dimostrazione di coraggio: »L’assenza di Marquez è un’opportunità, ma insieme mi dispiace. Gli auguro di ritornare presto«. »Capisco che abbia fatto un tentativo - ha detto Vinales - In un campionato così anche un punto può essere importante«. Lo spagnolo promette di essere l’avversario più temibile per Quartararo. Nella FP3 ha stabilito il record della pista (1’36»584) e si è visto togliere il tempo che gli avrebbe permesso di partire davanti a tutti per un banale errore di traiettoria all’uscita della curva 7. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino