Lando Norris è stato una delle più belle e simpatiche rivelazioni della Formula 1 2019. Al debutto con la McLaren dopo essere risultato vice campione della F2 e...
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Qualcuno però, deve avergli fatto notare che il fatto di associare il nome Norris a quello di re delle gag, a lungo andare può anche essere contro producente. E nei giorni scorsi, il pilota della McLaren ci ha riflettuto sopra: "E' vero, a volte nel 2019 sono anche stato troppo rilassato e mi sono divertito molto. Quando tutto tornerà alla normalità, dovrò ritrovare la giusta concentrazione per lavorare sodo con la McLaren. Ma non voglio cambiare, non proverò ad essere un'altra persona per forza, se vorrò fare battute le farò, però non voglio passare per quello che non prende le cose sul serio. Perché non è così. Devo assicurarmi di essere visto per quel pilota di F1 che ogni tanto scherza e non per il ragazzo che scherza e che poi è anche pilota di F1".
Il concetto espresso da Norris è molto chiaro. Daniel Ricciardo è stato il precursore in questo campo, il pilota che sapeva ridere e far ridere a suon di battute, ma che allo stesso tempo vinceva gare con la Red Bull. E difatti, sull'australiano nessuno si è mai posto il problema che l'aspetto "ridanciano" prevalesse su quello del professionista. Con Norris, invece, non ancora all'apice, c'è questo rischio, corroborato anche dal fatto che il buon Lando proviene da una famiglia decisamente benestante, la quale nel corso della sua carriera non gli ha fatto mai mancare nulla. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino